Golpe in Niger, rimosso il presidente Mohamed Bazoum. «La Costituzione è stata sciolta». Chi è il leader nigeriano

Giovedì 27 Luglio 2023, 11:34 - Ultimo aggiornamento: 18:28 | 2 Minuti di Lettura

Le reazioni della Ue, Washington e Berlino

Il presidente del Consiglio Ue Charles Michel, a quanto si apprende da fonti europee, segue in stretto contatto con l'Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera Josep Borrell gli ultimi sviluppi in Niger. Michel e Borrell hanno avuto due colloqui telefonici, nel corso della giornata, con il presidente del Niger Mohamed Bazoum e hanno parlato anche con l'ex presidente dello Stato sahariano, Mahamadou Issoufou. Bazoum, spiegano le stesse fonti, è nella sua residenza presidenziale assieme alla sua famiglia e il palazzo è tuttora circondato da unità della guardia presidenziale. «Siamo molto preoccupati per questi eventi che sembrano porsi come un tentativo di prendere il potere con la forza. Condanniamo il tentativo di destabilizzare il Niger e la sua democrazia e facciamo appello affinché Bazoum ritrovi la sua libertà», sottolineano le fonti europee ricordando che il Niger «è un polo di stabilità» nella regione e «tale deve restare». Michel, si spiega ancora, «è in contatto con diversi capi di Stato della regione. Una delegazione nigeriana dovrebbe recarsi» a Niamey «a breve».

«Seguiamo con grande preoccupazione gli eventi in Niger. Condanniamo il tentativo di alcuni militari di rovesciare l'ordine democratico costituzionale del Niger e li invitiamo a rilasciare immediatamente il democraticamente eletto presidente Bazoum». Lo scrive oggi il ministero tedesco degli Esteri. Per Berlino, «gli sforzi dell'Unione Africana e dell'organizzazione regionale Ecowas a questo proposito hanno il nostro pieno sostegno. La violenza non è un mezzo per far valere interessi politici o personali».

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha chiesto il «rilascio immediato» del presidente nigerino Mohamed Bazoum. «Chiediamo il rispetto immediato dello stato di diritto e della sicurezza pubblica», ha detto ai giornalisti a Wellington durante una conferenza stampa congiunta con il ministro degli Esteri Nanaia Mahuta. «Siamo molto preoccupati per gli sviluppi in Niger - ha aggiunto - Ho parlato poche ore fa con il presidente Bazoum e ho chiarito che lo sosteniamo con forza come presidente democraticamente eletto del Paese», ha aggiunto Blinken. Gli Stati Uniti, ha proseguito, condannano «qualsiasi tentativo di prendere il potere con la forza e di sfidare e sconvolgere l'ordine costituzionale».
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