Golpe in Niger, rimosso il presidente Mohamed Bazoum. «La Costituzione è stata sciolta». Chi è il leader nigeriano

Giovedì 27 Luglio 2023, 11:34 - Ultimo aggiornamento: 18:28 | 1 Minuto di Lettura

Cosa sappiamo

All'inizio della giornata, i membri della guardia presidenziale del Niger hanno iniziato un ammutinamento circondando il palazzo presidenziale nella capitale Niamey e bloccando l'ufficio e la residenza del presidente Mohamed Bazoum, alleato chiave dell'Occidente nella lotta contro la militanza islamista in Africa occidentale.

La presunta ragione dell'ammutinamento risiederebbe nell'intenzione di Bazoum di destituire il comandante della Guardia Presidenziale, il generale Omar Tchiani. Intanto il dipartimento di Stato americano aveva fatto sapere che il segretario Antony Blinken in giornata aveva parlato con il presidente del Niger, assicurando il sostegno degli Stati uniti mentre si infittivano le voci di un tentativo di colpo di Stato. "Il Segretario ha trasmesso il fermo sostegno degli Stati Uniti al Presidente Mohamed Bazoum e alla democrazia del Niger", è stato spiegato.

Blinken «ha sottolineato che gli Stati Uniti stanno dalla parte del popolo nigerino e dei partner regionali e internazionali, condannando questo tentativo di prendere il potere con la forza e ribaltare l'ordine costituzionale». Il segretario Usa ha però precisato «che il forte partenariato economico e di sicurezza degli Stati Uniti con il Niger dipende dalla continuazione del governo democratico e dal rispetto dello stato di diritto e dei diritti umani», ha reso noto ancora il dipartimento di Stato in una nota.

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