Le parole di Tajani e di Guterres
Nella serata di ieri, al termine del Consiglio dei ministri, il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani ha spiegato che i «circa 170 italian»" che vivono in Niger «sono stati tutti contattati dall'Unità di crisi della Farnesina, e tutti sono stati invitati a rimanere nelle loro abitazioni». «Per quanto riguarda i nostri connazionali ci sono notizie positive" e tutti "sono al sicuro", ha aggiunto il ministro. Tajani ha detto che "alcuni spari hanno avuto luogo attorno al palazzopresidenziale tra le guardie presidenziali e l'esercito."Vedremo come evolve la situazione. Il Niger è un paese strategico per la stabilità dell'area del Sahel, e seguiamo con la presidente del Consiglio minuto per minuto l'evolversi della situazione», ha insistito, ricordando che nel Paese si trova anche un nostro contingente militare, «ma non nel luogo degli scontri».
Il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, da parte sua, sta seguendo gli sviluppi e condanna qualsiasi tentativo di prendere il potere con la forza nel paese. "Il segretario generale Antonio Guterres segue da vicino la situazione. Condanna con la massima fermezza qualsiasi tentativo di prendere il potere con la forza e di minare il governo democratico, la pace e la stabilità in Niger", ha dichiarato il suo portavoce Stephane Dujarric.