Biglietti falsi per le partite della Salernitana, il «sistema» dei ragazzini

Ticket clonati per assistere alle partite della Salernitana, la Procura dei Minori chiede il processo per tre adolescenti. Nel mirino i match con Udinese e Roma di maggio e agosto 2022, tagliandi in vendita sui social, sotto la lente anche gli acquirenti

Il pubblico di Salernitana-Udinese
Il pubblico di Salernitana-Udinese
di Viviana De Vita
Domenica 27 Agosto 2023, 07:00
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Falsificavano i biglietti per gli incontri di calcio della Salernitana e li rivendevano. La Procura della Repubblica presso il tribunale per i Minorenni ha chiesto il rinvio a giudizio per tre ragazzini ritenuti responsabili della produzione, della vendita e dell’acquisto di falsi biglietti. Un vero e proprio sistema quello messo in piedi dai giovanissimi tifosi granata, che coinvolge numerosi altri soggetti le cui posizioni sono tuttora al vaglio della Procura che sta indagando anche sugli acquirenti «pizzicati» ai tornelli con i biglietti clonati e, quindi, non validi. Truffa, falso e ricettazione sono le ipotesi di reato contestate ai tre ragazzini – R.F. , M.C. e A.S (tutti tra i 15 e i 17 anni) – che rischiano, ora, di dover affrontare un processo.

Due gli incontri di calcio finiti sotto la lente di ingrandimento degli uomini della Digos che stanno conducendo le indagini scattate il 22 maggio 2022 proprio in occasione dell’incontro della speranza disputato all’Arechi contro l’Udinese e che, sebbene si concluse con una disfatta per la squadra locale, segnò la salvezza della Salernitana che restò in serie A grazie alla sconfitta del Cagliari. Proprio in quell’occasione, quando 30mila tifosi si riversarono allo stadio facendo segnare il record di spettatori, scattò il sequestro di numerosi titoli di accesso contraffatti: ai controlli elettronici ai gate di accesso all’impianto sportivo salernitano, numerosi tifosi furono trovati in possesso di tagliandi d’ingresso rivelatisi falsi. La stessa scena si replicò tre mesi dopo, in occasione dell’incontro SalernitanaRoma del 14 agosto 2022. In quell’occasione la società di Iervolino decise di sporgere querela nei confronti dei tanti tifosi in possesso dei biglietti clonati. Sono partite così le indagini, coordinate dalla Procura ordinaria e da quella dei minorenni, ed affidate agli uomini della Digos, che hanno fatto finire sotto la lente di ingrandimento anche i tanti supporters granata trovati in possesso dei falsi tagliandi. Gli inquirenti dovranno stabilire se i tifosi «pizzicati» erano a conoscenza di aver acquistato dei biglietti clonati: in tal caso il reato contestato sarebbe quello di ricettazione.

Una svolta all’articolata attività investigativa si è avuta grazie al sequestro degli smartphone dei ragazzini ipotizzati quali responsabili della commercializzazione dei biglietti che erano pubblicizzati anche attraverso alcuni social network. Gli inquirenti hanno passato al setaccio gli smartphone dei giovanissimi indagati e sono così riusciti a risalire ad altri soggetti su cui ora si sta indagando. Chiaro, per la Procura del tribunale dei Minorenni, è il meccanismo attraverso i quali i tre ragazzini hanno messo in atto la truffa; le indagini sono infatti riuscite a stabilire i ruoli di ciascun indagato all’interno di quello che appariva come un piano perfetto: c’era chi falsificava i biglietti, chi procacciava i clienti e chi, infine, si occupava della vendita anche attraverso i canali social. Non è comunque la prima volta che la società granata incorre in truffe del genere.

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Era il settembre 2022 quando gli inquirenti, al termine di una lunga attività investigativa condotta durante le partite casalinghe della Salernitana, individuarono un migliaio di accessi col trucco, attuati, cioè, con biglietti doppioni o che avevano subito delle modifiche. In quell’occasione gli inquirenti accertarono che i biglietti falsificati, a volte erano tagliandi relativi a partite precedenti che erano stati semplicemente modificati. Al termine dell’attività investigativa, la Questura inviò una relazione e segnalò circa mille ingressi col trucco puntando il dito contro i tornelli che presentavano carenze nel sistema di lettura dando “semaforo verde” ai biglietti falsi. Anche in quel caso la società sporse querela contro ignoti.
 

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