​Napoli non è una città per ciclisti, Sos sicurezza al sindaco de Magistris

Napoli non è una città per ciclisti, Sos sicurezza al sindaco de Magistris
di Tonia Limatola
Giovedì 14 Dicembre 2017, 12:07
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​Napoli non è una città per ciclisti. È la denuncia messa nero su bianco nell'appello al sindaco De Magistris, al quale chiedono un incontro urgente e il ripristino della consulta, sottoscritta dal coordinamento cittadino delle associazioni ambientaliste.

In prima linea la Fiab, che schiera il circolo regionale e quello cittadino dei Cicloverdi, assieme a Legambiente e Wwf, Napoli pedala, Green Italia e tante altre sigle.

La mobilità ciclistica sul territorio è penalizzata dalla chiusura della galleria Laziale, dalle piste ciclabili inesistenti, essendo ormai quasi cancellati del tutto i segni sull’asfalto tra Bagnoli e piazza Garibaldi. In più, scrivono i ciclisti, l’unica percorribile in sicurezza è quella del lungomare che, però, viene sempre più spesso occupata dagli stand fieristici. Richiesta accorata che fa seguito a una petizione «Liberiamo la pista cilabile del lungomare» promossa da Fiab, con oltre 5mila firme.

Nella lettera «Napoli non è una città per ciclisti» denunciano poi anche una disattenzione: i fondi sicurezza strada non sono stati spesi per migliorare mobilità integrata, trascurando di fatto le esigenze delle migliaia di ciclisti che utilizzano le due ruote anche per andare al lavoro. «Si esprime rammarico per la decisione di finanziare con i fondi Pon Metro opere che ritenevamo e riteniamo in totale difformità con la Misura-Obbiettivo quali una nuova semaforica “intelligente” per circa 6.9 milioni di euro, il cui obbiettivo primario ci appare essere la fluidificazione del traffico veicolare privato», scrivono.

Nel mirino anche il progetto Bike sharing: nonostante il successo, non è stato più ripristinato. Senza contare che secondo gli ambientalisti la pista in costruzione su via Marina non sarebbe a norma.
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