Salerno, Provinciali al veleno: il giallo dell'audio di Clemente, «fotografate la scheda»

L'accusa del deputato Iannone: bisogna vigilare bene sul voto.

Il consigliere provinciale Vincenzo Clemente
Il consigliere provinciale Vincenzo Clemente
di Ivana Infantino
Sabato 2 Dicembre 2023, 06:45
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Elezioni e veleni. A un giorno dalla presentazione delle liste per il rinnovo del consiglio provinciale è già scontro fra centrodestra e centrosinistra. Nel mirino di Fratelli d’Italia finisce il consigliere provinciale uscente e ricandidato nella lista Uniti per la Provincia, Vincenzo Clemente. Si vota il 20 dicembre prossimo, alle urne 2.014 amministratori. Come riportato da alcuni organi di informazione, Clemente in un messaggio audio avrebbe chiesto il voto raccomandandosi di fotografare la scheda ai fini di prova. Immediata la smentita del candidato, consigliere comunale a Battipaglia, che prende le distanze, bollando come «censurabile» un simile comportamento, precisando che effettuerà «ogni verifica per riscontrare la genuinità del documento e la riferibilità alla mia persona, nonché il contenuto, il senso e il tono della frase a me addebitata». Intanto scoppia il caso con il senatore di Fdi Antonio Iannone che ammonisce «presenterò un’interrogazione al ministro Piantedosi, quella lista dovrebbe ritirarlo dalla competizione». Tira poi in ballo anche la Procura, pur trattandosi di elezioni di secondo livello, ed avverte «vigileremo attentamente, spero che saranno rigorosi nel far lasciare i cellulari prima di entrare in cabina». «È molto grave il caso dell’audio di un candidato che pretende da coloro che lo dovrebbero votare la foto» commenta Iannone senatore e commissario straordinario Fdi Campania. «Alta dovrebbe essere anche l’attenzione della Procura – continua - per verificare se ci sono fatti che alterano la correttezza del voto e addirittura configurino la compravendita di voti pesanti, quelli che vengono individuati per legge nel peso ponderale dei comuni più grandi». Va giù duro Iannone. Ed è scontro a distanza con Clemente che non le manda certo a dire: «la condotta che mi si addebita ha “svegliato” il senatore Antonio Iannone, che ha preannunciato un’interrogazione al ministro degli Interni. Ho già dato mandato ai miei legali per gli accertamenti del caso, all’esito dei quali mi riservo di proporre querela per tutelare la mia immagine e dignità di onesto cittadino, dedito in maniera assolutamente disinteressata a un impegno politico al servizio della comunità». Fra scontri e veleni prende, quindi, ufficialmente il via la campagna elettorale per le provinciali 2023, in un clima che, a dispetto delle rigide temperature, si preannuncia infuocato. 
LE LISTE
Ieri mattina il via libera, da parte dell’ufficio elettorale, per le sette liste presentate: Fratelli d’Italia-Giorgia Meloni, 16 candidati; Uniti per la Provincia, 10 candidati; Azione con Calenda, 8 candidati; Partito Socialista Italiano, 16 candidati; Forza Italia Berlusconi-Lega Salvini Premier-Noi Moderati, 11 candidati; Partito Democratico, 16 candidati; Campania libera, 10 candidati. Si vota il 20 dicembre prossimo e per il rinnovo del consiglio provinciale correranno 87 candidati. Al voto si recheranno i sindaci e i consiglieri comunali del territorio provinciale, come previsto dalla legge Delrio. Ciascun elettore esprime un voto che viene ponderato sulla base di un indice, il cosiddetto “indice di ponderazione” che viene calcolato in relazione alla popolazione residente nel comune amministrato. In pratica per i comuni, divisi in sei fasce, è stabilito un indice.

I voti espressi dagli amministratori delle aree più popolate “pesano” di più. In provincia di Salerno si recheranno alle urne 2014 amministratori, esclusi quelli dei comuni commissariati, che esprimera.ponderati. Ed è caccia al voto, fra incontri, contatti, eventi. Iniziano i socialisti con il gazebo sul lungomare di Salerno, domenica 3 dicembre. Con il segretario nazionale Enzo Maraio, il segretario provinciale Silvano Del Duca e il consigliere regionaleAndrea Volpe, si parlerà di provinciali, europee e delle cinque petizioni socialiste.

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