Re Carlo, l'audio senza video alimenta i dubbi sulla sua salute. Il sovrano fa sentire solo la voce: «Continuo a servirvi»

Niente Giovedì Santo e un messaggio audio per il sovrano malato di tumore

Re Carlo, l'audio senza video alimenta i dubbi sulla sua salute. Il sovrano fa sentire solo la voce: «Continuo a servirvi»
Re Carlo, l'audio senza video alimenta i dubbi sulla sua salute. Il sovrano fa sentire solo la voce: «Continuo a servirvi»
di Vittorio Sabadin
Venerdì 29 Marzo 2024, 00:41 - Ultimo agg. 19:09
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Re Carlo III ha saltato tanti impegni nelle ultime settimane a causa delle cure contro il cancro alle quali deve sottoporsi e spesso chiede alla moglie Camilla di sostituirlo. Ma nella storia britannica non era mai accaduto che una regina consorte rappresentasse il re al Maundy Service, la solenne cerimonia del Giovedì Santo che risale al 1300 e che si tiene nella Cattedrale di Worcester dove è sepolto Giovanni, il re che l’ha istituita. Finora, se il sovrano non poteva essere presente, incaricava l’erede al trono di rappresentarlo. Ma di questi tempi neppure l’erede al trono è disponibile, dovendo William occuparsi di sua moglie Catherine, anche lei malata di cancro, e dei loro figli.

A Worcester è andata dunque Camilla, che ha consegnato a 75 donne e 75 uomini meritevoli (75 è l’età del sovrano in carica) le simboliche monete appena coniate da 1, 2, 3 e 4 penny, per un valore totale di 10 penny, una somma del tutto simbolica.

Secoli fa durante la cerimonia il re lavava anche i piedi a un gruppo di poveri o a esponenti del basso clero, in ricordo del gesto di Gesù, che nel Vangelo di Giovanni lava i piedi ai discepoli alla vigilia della Pasqua. Camilla non ha dovuto farlo, perché la tradizione è stata abolita già nel Medioevo. Carlo ha inviato un messaggio audio, registrato alcuni giorni fa. 

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Nel discorso che è stato trasmesso nella cattedrale, il Re non accenna alle patologie che hanno colpito lui e la principessa del Galles, ma elogia «chi porge la mano dell’amicizia nei momenti del bisogno». Esprimendo «una grande tristezza» per non aver potuto partecipare di persona, Carlo ha ribadito che, come Gesù, non vuole «essere servito, ma servire con tutto il mio cuore», e ha elogiato le persone selezionate per ricevere la Maundy money per l’essere andate «oltre i propri doveri e aver dato così tanta parte delle loro vite al servizio degli altri nella loro comunità».

RECUPERO LENTO

Si dice che Carlo sia un po’ arrabbiato con i medici che lo assistono, perché il suo recupero è più lento di quanto lui auspicasse. Ci si domanda perché abbia inviato alla cattedrale di Worcester un audio invece di un video, o perché siano state diffuse solo fotografie del suo incontro con i nuovi ambasciatori del Burundi e della Moldova a Buckingham Palace, o del momento in cui ha registrato l’audio per il Maundy Service. Le terapie per il cancro sono molto debilitanti e lo sono sempre di più man mano che i cicli di cura si susseguono. Carlo probabilmente non può ancora farsi vedere in video, né può partecipare a lunghe cerimonie come quella di Worcester. C’è anche il timore che il contatto con la folla possa favorire qualche forma di contagio, che aggraverebbe il quadro clinico. È costretto a ridurre al minimo le sue attività e le presenze pubbliche, a diffondere foto e messaggi audio come faceva quasi un secolo fa suo nonno Giorgio VI, e non vede l’ora che questo incubo finisca per ritornare ai propri doveri.

LA MESSA DI PASQUA

In questa situazione, Carlo non vuole rinunciare a guidare la famiglia reale alla messa di Pasqua, che sarà celebrata nella St George’s Chapel di Windsor, dove sono sepolti Elisabetta e Filippo. La cerimonia è stata accorciata, il numero dei fedeli presenti ristretto al minimo, ma è comunque previsto un breve percorso a piedi e un incontro con una piccola folla di sudditi. William e Kate non ci saranno e il Re vuole assolutamente evitare che si ripeta la sconcertante scena vista alla commemorazione di re Costantino di Grecia, quando in assenza di Carlo e di William il corteo reale fu guidato dal principe Andrea e dalla ex moglie Sarah Ferguson, più ridanciani di quanto la circostanza richiedesse. La monarchia britannica è ridotta male, ma la gente non deve pensare che si sia già arrivati al punto che uno come il principe Andrea sia il nuovo capo.

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