LA GUERRA

Israele, oltre 700 morti. Almeno 413 palestinesi uccisi. Jet bombardano Gaza, carri armati verso la Striscia. E gli Usa spostano le navi e gli aerei

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Israele, ultime notizie
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Sabato 7 Ottobre 2023, 23:42 - Ultimo agg. 9 Ottobre, 09:54

Almeno 413 palestinesi uccisi, 78 minori

Secondo il ministero della Sanità dell'Autorità Palestinese, almeno 413 palestinesi sono stati uccisi, tra cui 78 minori e 41 donne. Lo riporta Sky News. Si tratta di 43 persone in più rispetto all'ultimo bilancio di questo pomeriggio. Altre 2.300 persone sono rimaste ferite durante gli attacchi aerei israeliani, ha affermato il ministero.

Catturato un vicecomandante di Hamas

Le forze di difesa israeliane hanno reso noto che l'unità Shayetet 13 della Marina ha preso in custodia il vice comandante della divisione meridionale della forza navale di Hamas a Gaza, Muhammad Abu Ghali. «Il sospettato è trattenuto ed è attualmente interrogato dall'establishment della difesa», afferma l'Idf, secondo quanto riporta Times of Israel.

Massicci attacchi su Gaza

L'esercito israeliano ha lanciato di una serie di attacchi massici contro il sobborgo di Gaza, Shujaiyya, considerato «il nido del terrore» usato da Hamas come base di lancio per i razzi contro Israele. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui finora sono state sganciate 100 tonnellate di bombe.

Famiglia di 13 persone uccisa a Gaza, almeno 4 i bambini

Sono almeno 13 i componenti della stessa famiglia palestinese, tra cui 4 bambini piccoli, rimasti uccisi in un raid aereo di Israele a Khan Younis, nel sud della Striscia. Lo scrive Cnn citando parenti e media locali. Nel bombardamento si contano altri 4 morti e 25 feriti. Un testimone, Mohammad Abu Daqqa, afferma che cinque palazzine di tre-quattro piani sono state completamente distrutte nel raid.

Trenta ostaggi israeliani in mano della jihad

Sono 30 finora gli ostaggi israeliani in mano alla Jihad palestinese islamica a Gaza. Lo ha detto - citato da fonti locali - Zeyad Nakhala, segretario generale della fazione.

Almeno quattro americani morti

La indicazioni preliminari parlano di almeno quattro americani morti nell'attacco a Israele. Lo riportano i media americani citando l'Associated Press.

Israele all'Onu, è il momento di cancellare Hamas

«È il momento per cancellare completamente le infrastrutture terroristiche di Hamas». Lo ha detto l'ambasciatore israeliano all'Onu Gilad Erdan prima della riunione a porte chiuse del Consiglio di Sicurezza Onu. «I soldi dati a Gaza vengono usati non per mangiare o per costruire scuole, ma solo per i terrorismo - ha aggiunto - Gli incentivi economici non possono cambiare un'ideologia genocida. Non avrebbe funzionato con l'Isis e con Al Qaida, non funziona con Hamas».

Portaerei statunitense nell'est del Mediterraneo

Gli Stati Uniti inviano portaerei nell'est del Mediterraneo. Lo annuncia il capo del Pentagono Lloyd Austin.

Pentagono: forniremo a Israele munizioni e apparecchiature

Gli Stati Uniti forniranno a Israele apparecchiature e munizioni. Lo annuncia il capo del Pentagono, Lloyd Austin.

Gli Usa spostano navi e aerei vicino a Israele

Gli Stati Uniti stanno pianificando lo spostamento di navi e aerei militari più vicino a Israele in segno di sostegno. Lo riporta Msnbc citando alcune fonti.

 

 

Tra gli ostaggi ci sono anche cittadini americani

Americani sono tra le «decine» di ostaggi tenuti a Gaza. Lo ha detto il ministro israeliano degli Affari strategici Ron Dermer alla Cnn. Il ministro si è rifiutato di stimare il numero di americani rapiti, e ha definito «selvaggio» l'attacco contro Israele, affermando che donne, bambini e anziani sono tra gli ostaggi a Gaza.

Israele ai suoi cittadini: via dall'Egitto

Dopo l'uccisione di due turisti israeliani a Alessandria d'Egitto, Il Consiglio di sicurezza nazionale ha sollecitato gli israeliani a lasciare l'Egitto e il Sinai il «prima possibile». Lo stesso Consiglio ha chiesto agli israeliani di astenersi dal viaggiare in altri Paesi del Medio Oriente e in nazioni già segnalate.

Miliziani di Hamas ancora in Israele

«Le forze di Hamas rimangono nel territorio israeliano». Lo ha detto il portavoce delle Forze di difesa israeliane, Daniel Hagari, in una conferenza stampa, aggiungendo che le truppe israeliane sono impegnate a trovarli per ucciderli. «Attaccheremo i terroristi ovunque si trovino e libereremo l'area», ha detto. L'Idf ha condotto attacchi su circa 800 obiettivi a Gaza, riporta Times of Israel.

Varsavia invia aerei militari per evacuare suoi cittadini da Israele

La Polonia invierà aerei da trasporto dell'aeronautica per evacuare i suoi cittadini da Israele. Lo ha annunciato il presidente Andrzej Duda su X. «I soldati delle nostre forze speciali garantiranno la protezione e la sicurezza a bordo. Stiamo lavorando affinché tutti i nostri connazionali possano tornare a casa sani e salvi», ha aggiunto Duda.

Strage al rave party nel deserto di Israele

«Si temono centinaia tra morti e dispersi, forse presi in ostaggio, tra i giovani che partecipavano al Nova Music Festival»: lo scrive l'Independent. Diversi video mostrano l'attacco dei miliziani di Hamas alle prime luci dell'alba, gli spari e la fuga nel mezzo del deserto. Il festival di musica elettronica celebrava la Natura per la festa ebraica del Sukkot nei pressi del kibbutz di Reim, a ridosso del confine con la Striscia. Alcuni dei ragazzi dati per dispersi sono stati riconosciuti dai familiari nei video rilanciati da Gaza per mostrare gli ostaggi israeliani.

Fonti Israele, nessuno negoziato con Hamas tramite Egitto

Israele non sta «conducendo alcun negoziato con Hamas tramite l'Egitto». Lo riporta, citando una fonte ufficiale, il sito di Times of Israel riferendosi alle notizie circolate in questo senso. Altre fonti ufficiali hanno detto al sito che «per ora stiamo combattendo i terroristi che sono sul suolo israeliano. Non siamo coinvolti fino ad ora in alcuna conversazione, in alcun negoziato sugli ostaggi». Il governo ha ufficialmente confermato in almeno 100 il numero degli ostaggi a Gaza, anche se alcuni media parlano di 170.

Tre le fazioni di Gaza con ostaggi israeliani

Sono tre le fazioni armate palestinesi di Gaza che tengono in ostaggio civili israeliani, sia morti sia vivi. Lo sostengono fonti locali nella Striscia che citano comunicati delle tre fazioni. Le fazioni sono Hamas, Jihad islamica e Brigate dei Martiri di Al Aqsa. Ognuna di queste - ma soprattutto Hamas - ha in ostaggio civili o militari israeliani tenuti nei tunnel o in case sicure. Fonti israeliane hanno stimato in circa 100 i prigionieri a Gaza.

Israele, scuole chiuse nei prossimi giorni

Le Forze di Difesa Israeliane hanno annunciato che nei prossimi giorni resteranno chiuse le scuole in tutto il Paese a causa dei combattimenti in corso tra Israele e i gruppi terroristici nella Striscia di Gaza. Si è trattata di una misura seguita alle restrizioni estese dal Comando del Fronte Interno. Le attività commerciali a sud di Netanya e a nord del Negev centrale resteranno aperte solo se vi è un accesso immediato ai rifugi antiaerei, hanno detto i militari. In quelle aree i raduni sono limitati a 10 persone all'aperto e a 50 persone all'interno, afferma il Comando del Fronte Interno dell'IDF.

Meloni chiama Netanyahu: Italia al fianco di Israele

Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi una conversazione telefonica con il premier dello Stato d'Israele Benjamin Netanyahu. Meloni ha ribadito la piena solidarietà del governo italiano per gli attacchi subiti e la vicinanza ai familiari delle vittime, agli ostaggi e ai feriti. Il governo lavorerà con i partner internazionali per coordinare il sostegno. L'Italia è al fianco del popolo israeliano in questo difficile momento. È quanto si legge in una nota.

Tajani: un migliaio di italiani nell'esercito di Israele

«Ci stiamo preoccupando per gli italiani in Israele. Ce ne sono circa 18 mila che vivono in Israele, molti hanno doppio passaporto. Un migliaio sono giovani che stanno svolgendo il servizio di leva con l'esercito israeliano, 500 sono pellegrini o persone che lavorano pro tempore in Israele, poi ce ne sono una decina nella Striscia di Gaza». Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani a In Mezz'ora su Rai3

Jet israeliani bombardano la Striscia di Gaza

L'aviazione israeliana sta massicciamente colpendo la Striscia. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui «gli obiettivi sono nelle aree vicino la barriera di Beit Hanoun usate dai terroristi di Hamas per lanciare attacchi contro Israele». Nel frattempo il capo di stato maggiore Herzi Halevi ha riunito il Comando militare del sud a Beer Sheva.

Più di 100 gli ostaggi di Hamas

Gli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas sono «più di 100». Lo riferisce una fonte israeliana citata da Haaretz.

 

Blinken: report di diversi americani morti in Israele

«Ci sono report che parlano di diversi americani morti in Israele, ci stiamo lavorando». Lo afferma il segretario di stato americano Antony Blinken in un'intervista a Cnn.

Israele vota lo stato di guerra, Netanyahu assume poteri di comando

Il gabinetto di sicurezza del governo israeliano ha votato la messa in stato di guerra del Paese e che si possono intraprendere «attività militari significative». Lo ha fatto sapere l'ufficio del premier Benyamin Netanyahu. Il passaggio del Gabinetto di sicurezza è necessario in base alle leggi israeliane secondo cui non si può andare in guerra senza una decisione del governo.

Il bilancio si aggrava: 600 morti

l bilancio dei morti in Israele dopo l'attacco da Gaza è salito a circa 600. Lo riporta Haaretz.

Arrivato a 400 il numero degli uccisi in Israele, 2048 i feriti

È arrivato a 400 il numero degli israeliani uccisi a seguito dell'attacco da Gaza. Lo ha detto, citato dai media, il ministero della sanità secondo cui i feriti sono 2048, di cui 20 in condizioni critiche e 330 gravi.

 

Il Papa: basta scontri in Israele, la guerra è sempre una sconfitta

«Seguo con apprensione e dolore quanto sta avvenendo in Israele, dove la violenza è esplosa ancora più ferocemente provocando centinaia di morti e feriti», ha detto papa Francesco all'Angelus. «Gli attacchi di armi si fermino, per favore - ha aggiunto -, e si comprenda che il terrorismo e la guerra non portano ad alcuna soluzione, ma solo alla morte di tanti innocenti». «La guerra è una confitta, è sempre una sconfitta - ha sottolineato il Pontefice -. Preghiamo perché ci sia la pace in Israele e in Palestina».

Israele conferma: uccisi due turisti in Egitto, più una guida

«Questa mattina, durante una visita turistica di un gruppo di israeliani ad Alessandria d'Egitto, un locale ha aperto il fuoco contro di loro, uccidendo due civili israeliani e la guida egiziana locale». Lo ha fatto sapere il ministero degli esteri a Gerusalemme. «Inoltre - ha aggiunto - c'è un ferito israeliano in condizioni moderate. Il Ministero e l'Ambasciata al Cairo stanno collaborando con il Consiglio di Sicurezza Nazionale, l'Ufficio del Primo Ministro e l'IDF nei confronti delle autorità egiziane al fine di rimpatriare i cittadini israeliani in Israele il prima possibile».

Egitto, a sparare sui turisti israeliani è stato un poliziotto

A sparare sul gruppo di turisti israeliani ad Alessandria d'Egitto è stato un agente di polizia nella zona del santuario Aumd al-Sawari nella zona di El Manshiyya.

Lo ha riferito l'emittente egiziana Extra News citando una fonte della sicurezza e sottolineando che oltre a due turisti israeliani è rimasto ucciso anche un egiziano mentre un altro è rimasto ferito. Il poliziotto è stato immediatamente arrestato e il ferito è stato trasferito in ospedale per essere curato.

Attacco a turisti israeliani ad Alessandria d'Egitto: due morti

Un attacco è stato compiuto contro un gruppo di turisti israeliani ad Alessandria d'Egitto. Lo riportano media arabi, citati da Haaretz, sottolineando che due turisti israeliani sono morti. Il ministero degli Esteri israeliano - riportano i media - sta verificando la notizia.

Ita: voli per Tel Aviv cancellati fino a martedì mattina

Dato il prolungarsi della situazione in Israele e al fine di preservare la sicurezza di passeggeri ed equipaggi, tutti i voli Ita Airways da e per Tel Aviv sono stati cancellati fino a martedì mattina. È quanto rende noto la compagnia di bandiera. Per questo, Ita Airways invita i passeggeri a verificare lo stato del volo sul sito e App prima di recarsi in aeroporto.

Colpi di avvertimento a «sospetti» al confine con il Libano

L'esercito israeliano ha tirato colpi di avvertimento verso «un gruppo di sospetti presenti nell'area» colpita in precedenza su Har Dov nei pressi del confine con il Libano. Lo ha detto il portavoce militare israeliano.

«Dispersi attualmente 750 israeliani»

«Secondo un rapporto non ufficiale, attualmente risultano dispersi circa 750 israeliani». Lo riporta il Jerusalem Post in un post su X.

 

Esercito: 500 attacchi su Gaza e 400 miliziani uccisi

Dall'inizio della operazione "Spade di ferro", l'esercito di Israele ha condotto 500 attacchi su Gaza ed ha ucciso almeno 400 miliziani di Hamas. Lo ha detto il portavoce militare Daniel Hagari.

Hamas: ostaggi israeliani nei tunnel nella Striscia e in case sicure

L'ala militare di Hamas, le Brigate al Qassam - citate da fonti locali - hanno fatto sapere che gli ostaggi israeliani sono tenuti nei tunnel dell'organizzazione nella Striscia e in «case sicure».

 

Netanyahu riunito con il ministro della difesa e il capo dell'esercito

Il premier Benyamin Netanyahu è al momento riunito con il ministro della difesa Yoav Gallant e il capo di stato maggiore Herzy Halevi per una valutazione della situazione. Lo ha fatto sapere il suo ufficio.

IDF: 350 gli israeliani morti finora nell'attacco di Hamas

Le forze di difesa israeliane (Idf) hanno reso noto che il numero di israeliani uccisi finora nell'attacco lanciato ieri da Hamas è salito ad almeno 350. Il portavoce Daniel Hagar, citato da Bbc, che ha riferito la cifra, ha ricordato che la priorità è ora quella di liberare le comunità dove si combatte ancora e di controllare i varchi nella recinzione con la Striscia di Gaza.

 

Sono 750 gli israeliani dispersi

Sono 750 gli israeliani che risultano ancora dispersi dopo l'attacco sferrato dai miliziani di Hamas in Israele. Lo riporta l'emittente Channel 12 riferendo delle numerose persone rapite dagli uomini di Hamas.

 

Esercito Israele: entro 24 ore evacuazione tutti residenti vicino confine Gaza

L'obiettivo di Israele è di evacuare entro le prossime 24 ore tutti i residenti delle cittadine vicino al confino con Gaza. Lo ha detto, citato dai media, il portavoce dell'esercito Daniel Hagari. Hagari ha poi spiegato che ci sono ancora combattimenti a Kfar Aza dove i soldati stanno cercando di liberare gli ostaggi presi sul posto da Hamas.

Tajani: «Non ci sono notizie negative sugli italiani in Israele»

«Non ci sono notizie negative sugli italiani in Israele»: lo ha dichiarato al Tg1 il ministro degli Esteri, Antonio Tajani. «Sono 18mila i nostri connazionali che vivono lì - ha detto Tajani -, molti hanno doppio passaporto, e ci sono anche i militari, chiamati al servizio di leva, e ci sono circa 500 turisti italiani che sono temporaneamente in Israele, e abbiamo calcolato che sono una decina quelli che si trovano nella Striscia di Gaza, dove ci sono i carabinieri che formano i poliziotti palestinesi. Al momento, ripeto non abbiamo notizie negative», ha aggiunto.

Minisero sanità Striscia: 256 morti a Gaza

Il bilancio dei morti a Gaza dall'inizio della guerra è di 256. Lo ha fatto sapere il ministero della sanità della Striscia citato da fonti locali. Dei morti, 20 sono individuati come minori. Il bilancio dei feriti è di circa 1.800.

Hamas: combattimenti in 7 zone di Israele

L'ala armata di Hamas ha dichiarato che i suoi uomini stanno in questo momento combattendo contro le Forze di difesa israeliana (Idf) in sette zone al confine tra la Striscia di Gaza e Israele. Si tratta di Ofakim, Sderot, Yad Mordechai, Kfar Aza, Bèeri, Yeted e Kissufim, riferisce il gruppo.

 

Hamas: nostri miliani combattono ancora fuori da Gaza

L'ala militare di Hamas - citata da fonti locali nella Striscia - ha fatto sapere che i suoi miliziani «stanno combattendo ancora in zone estese fuori da Gaza». Tra queste - hanno spiegato - Ofakim, Sderot, Yad Mordechai, Kfar Aza, Beeri e Kissufim. «Le loro attività - ha aggiunto l'ala militare - sono protette dai lanciatori di razzi». I media israeliani avevano in precedenza riportato che le due località di Ofakim e Beeri era state liberate.

Decine di carri armati israeliani verso la Striscia di Gaza

Le Forze di difesa israeliane si starebbero preparando a una incursione di terra nella Striscia di Gaza. Lo dimostrerebbero le decine di carri armati israeliani che si stanno dirigendo verso l'enclave palestinese, come dimostrano i video condivisi sui social. In precedenza l'Idf aveva spiegato che era iniziata l'evacuazione dei residenti israeliano vicino alla Striscia di Gaza. Da qui sono partiti i centinaia di miliziani di Hamas che hanno fatto incursione in Israele.

Esercito israeliano pubblica primo elenco soldati morti in guerra

L'esercito israeliano ha pubblicato on line sul proprio sito un primo elenco di 26 soldati e soldatesse caduti in combattimento nell'operazione 'Spade di Ferrò, dopo l'attacco di Hamas. Di molti di questi sono mostrate le foto, mentre per alcuni di loro al posto della foto c'è un lumino votivo.

Autorità israeliane iniziano evacuazione residenti aree vicino Striscia di Gaza

Le autorità israeliane stanno «lentamente iniziando a evacuare» i residenti nelle aree circostanti la Striscia di Gaza. Lo ha annunciato il portavoce militare delle Idf, il tenente colonnello Richard Hecht, in un briefing, evitando di indicare quante persone verranno evacuate. Il Consiglio regionale di Mateh Asher, situato nel nord e nell'ovest della Galilea, questa mattina ha invitato i residenti locali a evacuare il sud o il centro del paese.

Esercito israeliano in azione nei kibbutz

Mentre l'aviazione israeliana ha colpito durante la notte più volte Hamas a Gaza, l'esercito è all'opera per liberare le comunità a ridosso di Gaza dai miliziani armati dell'organizzazione infiltratisi in quelle zone, che hanno preso numerosi ostaggi portati nell'enclave palestinese. Secondo i media molti di loro ad ora sono stati uccisi o catturati dalle forze di sicurezza. Secondo la fonte, i residenti dei kibbutz Bèeri e Ofakim, asserragliatisi nelle abitazioni, sono stati salvati dalle forze di sicurezza. La stazione di polizia di Sderot - occupata dai miliziani di Hamas - è stata liberata con l'uccisione di 10 di loro.

Raid israeliano su Gaza: colpite abitazioni leader Hamas

L'aeronautica militare israeliana ha diffuso filmati in cui mostra gli attacchi condotti contro obiettivi di Hamas nella Striscia di Gaza. Le forze di difesa israeliana hanno spiegato di aver colpito obiettivi del gruppo terroristico senza specificare quali. L'emittente pubblica israeliana Kan ha spiegato che sono state attaccate le case di alti funzionari di Hamas nella Striscia di Gaza. Si tratta di Yahya Sanwar, Nizar Awadallah, Fathi Hamad, Itsam al-Dealis, Kamal Abu Awan e Abu Mùaz Saraj.

Artiglieria israeliana colpisce struttura Hezbollah

L'esercito israeliano ha risposto a quelli che ha chiamato «colpi di mortaio provenienti dal Libano» con attacchi di artiglieria. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui i colpi provenienti dal Libano sono ricaduti nella «contesa regione di Monte Dov sul confine libanese». Successivamente - ha aggiunto il portavoce militare - un drone israeliano ha colpito «una infrastruttura dell'organizzazione terroristica degli Hezbollah nell'area di Har Dov». L'esercito israeliano ha intimato ai residenti dell'Alta Galilea, che confina con il Libano di restare al riparo nei rifugi.

Hezbollah rivendica colpi mortaio contro Israele

Il movimento islamico sciita libanese di Hezbollah ha rivendicato il lancio di colpi di mortaio verso il nord di Israele. In una nota, il gruppo terroristico afferma di aver preso di mira tre siti militari israeliani nella regione contesa del Monte Dov. Le forze di difesa israeliane non hanno riportato feriti e hanno affermato di aver risposto con colpi di artiglieria.

Colpi di mortaio dal Libano, risponde l'artiglieria israeliana

Le forze armate israeliane stanno attaccando con colpi di artiglieria il Libano dopo che numerosi colpi di mortaio sono stati lanciati verso Israele. Lo riferisce l'Idf in una nota spiegando che sono state «adottate misure in preparazione di questo tipo di possibilità e continueremo a operare in tutte le regioni e in qualsiasi momento necessario per garantire la sicurezza dei civili israeliani».

Hamas: 256 palestinesi uccisi nella Striscia

Sono 256 i palestinesi che sono stati uccisi nella Striscia di Gaza nei raid condotti da Israele in risposta dell'attacco lanciato a sorpresa da Hamas. Lo ha reso noto il ministero della Sanità nella Striscia di Gaza, secondo il quale altri 1.788 palestinesi sono rimasti feriti.

 

Hamas: Iran ci ha dato sostegno per attacco a sorpresa

L'Iran ha dato il proprio sostegno a Hamas in modo che potesse lanciare l'attacco a sorpresa e senza precedenti contro Israele. Lo ha dichiarato il portavoce di Hamas, Ghazi Hamad, alla Bbc. L'attacco su più fronti ha causato finora la morte di 300 civili e uomini delle forze di sicurezza israeliane, il ferimento di oltre mille e un numero imprecisato di rapiti dal sud di Israele e portate nella Striscia di Gaza.

La Cina "preoccupata" invita al cessate il fuoco

Pechino invita al cessate il fuoco. La Cina è profondamente preoccupata per l'attuale escalation di tensione e violenza tra Palestina e Israele. Lo ha detto un portavoce del ministero degli Esteri cinese. La Cina chiama «le parti pertinenti a mantenere moderazione e calma, a fermare immediatamente gli scontri, a proteggere i civili e a impedire alla situazione di avviarsi verso un deterioramento». La nota rimarca le difficoltà e «la stagnazione a lungo termine dei processi di pace» ormai insostenibili. Il modo fondamentale per placare le ostilità «risiede nell'attuazione dei 'due Paesì e nella creazione di uno stato palestinese indipendente».

di Mauro Evangelisti 

Ieri sera, quando in Israele erano da poco passate le 20 di uno dei giorni più neri negli ultimi anni del Paese, il cielo si è di nuovo illuminato e a Tel Aviv sono risuonate le sirene di allarme. Da Gaza è stata lanciata una nuova raffica di missili, tutti sono corsi nei rifugi. Nel Sud della città si sono alzate le fiamme, colpito un edificio di un quartiere residenziale. I razzi e i droni sono stati diretti verso il centro del Paese, anche a Bat Yam, Rishon Lezion, sette i feriti. Ma era solo l’ultimo atto di una giornata drammatica che sarà ricordata per il sangue versato, i palestinesi che superano le reti nei modi più incredibili, con i bulldozer ma anche con i deltaplani, una feroce caccia all’uomo negli insediamenti israeliani.

 

Sangue

Già il bilancio delle vittime e dei feriti del primo attacco di Hamas con i razzi ma anche con una invasione di terra nelle località israeliane a ridosso della Striscia, l’assalto ai kibutz, la caccia ai civili casa per casa, era già molto doloroso.

Secondo i media le vittime sono 250, i feriti 1.400, molti gravi. Non c’è un numero preciso degli ostaggi presi dai palestinesi al mattino e portati dentro il territorio di Gaza: si parla di 50 - lo confermano sia le immagini sia alcuni media - e non sono solo soldati, ma anche civili, anche donne, anziani e bambini. Anche se Hamas in serata è andata oltre: ha detto di avere 164 ostaggi israeliani. La potenza dell’attacco di Hamas, pianificato da molti mesi in tutti i dettagli, è stata impressionante: a metà giornata il Ministero della Difesa israeliano ha parlato di 2.200 missili, secondo i palestinesi invece sono stati molto di più, 5.000 compresi quelli del secondo attacco in serata (si stima 150), e hanno colpito anche edifici di Tel Aviv. Nel pomeriggio è partita la risposta israeliana, Spade di fuoco, i caccia hanno bombardato alcuni obiettivi considerati strategici, dove c’erano ufficiali e armi di Hamas, ma sono stati coinvolti anche i civili vista la densità abitativa della Striscia: secondo i medici degli ospedali di Gaza le vittime sono state 232, anche minori, 1.700 i feriti. Anche in Cisgiordania sei vittime tra i palestinesi. La prima sintesi di questo giorno, a 50 anni da un altro fallimento dei servizi israeliani, la guerra di Yom Kippur, la fa il primo ministro Benyamin Netanyahu, che a metà mattinata, mentre il Paese è ancora sotto choc, mentre a Gaza la folla festeggia con i bambini che imbracciano dei fucili automatici e i miliziani tornano portando tank, mezzi blindati e ostaggi, parla in un video messaggio: «Cittadini di Israele siamo in guerra e non è solo un’operazione, è proprio una guerra. Stiamo richiamando un gran numero di soldati riservisti. Il nemico pagherà un prezzo altissimo». Netanyahu, qualche ora dopo, in apertura di una seduta straordinaria del consiglio dei ministri, definisce i tre obiettivi: «Riprendere il controllo nelle zone in cui si sono infiltrate le forze nemiche, far pagare al nemico un prezzo enorme, anche a Gaza, e rafforzare gli altri fronti perché nessuno compia l’errore di associarsi a questa guerra. Siamo in guerra ed in guerra occorre mantenere il sangue freddo». Un altro ministro ha messo in guardia di fronte al pericolo che l’attacco da Gaza sia un pesantissimo diversivo per favorire un’altra azione da Nord di Hezbollah. Fino a ieri, il primo ministro israeliano era stato indebolito dalle oceaniche proteste contro la riforma della giustizia. Il flop dei servizi di sicurezza sono ben evidenti, ma in queste ore il Paese si sta raccogliendo attorno a lui, tanto che anche il leader dell’opposizione Lapid ha spiegato: «Sono disposto a partecipare a un governo di emergenza con Netanyahu». Lo stesso afferma il capo di un altro partito, l’ex ministro della Difesa Gantz. In serata arriva l’offerta del primo ministro per formare, appunto, un governo di emergenza. Come prima della guerra dei Sei Giorni.

Disfatta e reazione

Bisogna tornare indietro, al mattino, per comprendere perché questo 7 ottobre 2023 sarà ricordato per sempre in Israele e nel mondo. In Italia sono le 7 del mattino quando il capo dell’ala militare di Hamas, Mohammad Deif, annuncia che è scattata l’operazione Alluvione al-Aqsa. Su Tel Aviv e su altre città del Paese stanno piovendo migliaia di missili. Un’azione di quelle proporzioni sembra inimmaginabile, eppure forse è la parte più attesa del piano di Hamas. Poco dopo inizia una invasione via terra. Nelle cittadine israeliane ci sono già da mesi degli infiltrati, altri raggiungono gli insediamenti saltando la rete di recinzione addirittura con deltaplani motorizzati. C’è chi riesce ad abbatterla con mezzi pesanti. Dovrebbe essere una delle aree più sorvegliate al mondo, invece la diga cede. A Sderot i miliziani palestinesi prendono il controllo di una stazione di polizia, i primi ostaggi vengono catturati a Ofrakim. L’invasione si allarga. Sui social iniziano a circolare video che mostrano la spietatezza degli uomini di Hamas che infieriscono su civili palestinesi, li vanno a cercare nelle case, nei kibbutz ci si nasconde nei rifugi, si implora l’aiuto delle forze dell’ordine o dei militari israeliani che però non riescono a rispondere tempestivamente.

Ferocia

Ecco allora i video di donne denudate o picchiate portate come trofeo sulle strade di Gaza, soldati malmenati e prigionieri, perfino un’anziana trascinata al di là della rete. Altri video sono ancora più crudi, inumani. Per Israele è un dramma, moltiplicato, rispetto a quelli del passato quando si dovevano salvare soldati presi in ostaggio dai palestinesi. «Siamo in stato di guerra. Abbiamo 21 episodi in corso nel Sud del Paese» dice il capo della polizia israeliana, Yaakov Shabtai. L’esercito israeliano richiama decine di migliaia di riservisti, scatta l’operazione Spade di fuoco. A Gaza sanno che la reazione israeliana non tarderà ad arrivare: non solo via terra, per riprendere gli insediamenti in cui stanno seminando terrore quelli di Hamas («Ci sono almeno 300 terroristi»), ma anche via aerea. Israeli Air Force diffonde i video dei bombardamenti. Dove fino a poco prima si festeggiava per strada, ora si corre a cercare un riparo. Abbattuti numerosi palazzi. Durante una diretta televisiva di Al Jazeera alle spalle della giornalista si vede esplodere la Palestine Tower di 14 piani, nel centro di Gaza City. In serata Israele sospende l’erogazione di energia elettrica nella Striscia, ad Al Jazeera Mohamed Abu Silmiya, direttore dell’ospedale Al-Shifa, spiega: «Senza corrente le strutture mediche sono in difficoltà mentre lottano per curare il flusso di vittime dell’attacco aereo israeliano».

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