La guerra siriana alza la tensione alle stelle tra Usa e Russia. Dopo il tweet di Donald Trump che avverte Mosca di un imminente attacco missilistico nel paese del regime di Bashar al-Assad, oggi parlerà Mike Pompeo davanti alla commissione esteri del Senato per la sua conferma a segretario di Stato: «La Russia - recita un estratto delle dichiarazioni che farà - continua ad agire aggressivamente, spinta da anni di politica debole verso questa aggressione. Questo ora è finito».
Russia vows to shoot down any and all missiles fired at Syria. Get ready Russia, because they will be coming, nice and new and “smart!” You shouldn’t be partners with a Gas Killing Animal who kills his people and enjoys it!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 11 aprile 2018
«Le azioni di questa amministrazione - prosegue Pompeo - hanno reso chiaro che la strategia per la sicurezza nazionale di Trump, giustamente, ha identificato la Russia come un pericolo per il nostro Paese». «La lista delle azioni di questa amministrazione per aumentare il costo per Vladimir Putin - osserva il capo della Cia uscente - è lunga.
«La guerra è sempre l'ultima risorsa. Preferisco raggiungere gli obiettivi della politica estera del presidente con una diplomazia accanita piuttosto che mandare giovani uomini e donne in guerra», afferma quindi Mike Pompeo, respingendo l'etichetta di 'falco'. «Conosco di prima mano i dolorosi sacrifici dei nostri uomini e delle nostre donne in uniforme, quindi quando i giornalisti, molti dei quali non mi hanno mai incontrato, etichettano me o chiunque di voi come 'falco', 'estremista' o peggio, scuoto la testa», prosegue. «Ci sono poche persone che temono la guerra più di quelli di noi che hanno servito in uniforme. E c'è una grande differenza tra una presenza militare e una guerra», conclude.
MAY SPOSTA I SOTTOMARINI
Intanto la premier britannica Theresa May ha ordinato di spostare i sottomarini nel raggio d'azione missilistico per un'eventuale azione contro il regime siriano che «potrebbe cominciare già giovedì notte». Lo riferisce il Daily Telegraph, aggiungendo che May ha convocato per oggi una riunione di gabinetto di emergenza. La premier non ha ancora preso una decisine definitiva sulla partecipazione di Londra a un intervento con gli alleati, ricorda il giornale, ma fonti governative affermano che sta «facendo tutto il necessario» per essere pronta a farlo.
APPELLO ONU
«Oggi ho chiamato gli ambasciatori dei cinque Paesi membri permanentI del Consiglio di sicurezza ribadendo la mia profonda preoccupazione per i rischi dell'attuale impasse in Siria e ho sottolineto la necessità di evitare che la situazione diventi incontrollabile», ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres. «Non dimentichiamo che in definitiva i nostri sforzi devono essere finalizzati a porre fine alla terribile sofferenza del popolo siriano», ha aggiunto, rammaricandosi che il Consiglio di sicurezza non abbia raggiunto per ora un accordo sulla questione armi chimiche.