Gianni Alemanno è stato ammesso alla misura alternativa dell'affidamento in prova ai servizi sociali per scontare la pena ad un anno e dieci mesi inflitta, in via definitiva, in uno dei filoni della maxi indagine «Mondo di mezzo». Nei confronti di Alemanno l'accusa è di traffico di influenze illecite. L'ex sindaco di Roma comincerà a giorni il suo anno e 10 mesi di affidamento alla comunità So.Spe. (Solidarietà e Speranza) di Suor Paola, a Bravetta.
Cosa farà
Alemanno, che già da anni svolge volontariato nel Villaggio, tornerà tutti i pomeriggi per insegnare italiano ai bambini che non lo parlano e fare da doposcuola agli altri. «Ci siamo sentiti come vecchi amici, mi ha chiesto se la notizia uscita sui giornali mi avesse creato problemi e gli ho risposto che lui qui viene a fare del bene e sono contenta di averlo», dice Suor Paola al Corriere della Sera.
Il volontariato
Una formalità, appunto, perché già da anni l’ex sindaco svolge volontariato nel «Villaggio» in cui Suor Paola ha accolto dal 1998 a oggi oltre 700 figli di ragazze madri e nei 1200 metri quadrati dell’ex asilo comunale abbandonato e recuperato ospita oggi 32 persone. «Ci siamo conosciuti quando era sindaco e ci ha sempre aiutato, uno dei pochi se non l’unico.
Quanto dureranno i servizi sociali
Il suo avvocato, Edoardo Albertario, ha visto accogliere due giorni fa la richiesta presentata al tribunale di Sorveglianza. Calcoli alla mano, e dando per scontato il rispetto di tutti gli obblighi legati a questa pena alternativa, l’ex ministro delle Politiche Agricole potrebbe finire il suo periodo di «volontario obbligatorio» con circa cinque mesi di anticipo rispetto ai termini. Se cominciasse a gennaio, a metà 2025 sarebbe libero. In questi mesi sarà, nelle ore di impegno, assieme ai 10 volontari in pianta stabile della struttura.