Quei favolosi anni 70 nei libri per ragazzi in Italia

Quei favolosi anni 70 nei libri per ragazzi in Italia
di Donatella Trotta
Giovedì 20 Marzo 2014, 10:20 - Ultimo agg. 8 Ottobre, 18:12
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Apprendisti lettori crescono. Tra “Wordless Books”, libri senza parole ricchi di immagini autonome e capaci di parlare direttamente al cuore, e giochi di parole di qualit, che attivano l’intelligenza emotiva e creativa sul filo di associazioni di idee, ribaltamenti di stereotipi e metamorfosi continue di segni e disegni. L’evoluzione dei libri per ragazzi, in Italia, ha una stagione spartiacque, datata ai “favolosi anni Settanta”: decennio rivoluzionario, per il panorama dell’editoria specializzata nel Bel Paese, ma non solo. E si intitolano appunto I nostri anni ’70. Libri per ragazzi in Italia una mostra e un libro (Corraini Edizioni), curati da Silvana Sola e Paola Vassalli, che raccontano con dovizia di testimonianze (anche iconografiche) quella stagione innovativa di fermenti, esperienze, cambiamenti e sperimentazioni.



Sperimentazioni particolarmente significative, alla vigilia della 51esima Fiera internazionale del Libro per Ragazzi che aprirà i battenti da lunedì 24 a giovedì 27 marzo a Bologna, con la grande novità della Settimana del libro e della cultura per ragazzi (titolo: «Non ditelo ai grandi», 22-27 marzo), per la prima volta con libero accesso anche ai più piccoli, nel padiglione 33 della Fiera. La mostra «I nostri anni 70», con cento disegni e altrettanti titoli di un decennio che attesta la portata – nazionale e internazionale - della ricerca artistica, contenutistica ed editoriale di un passato recente e tuttora attuale, si inaugura invece oggi alle 18 a Roma, nel Palazzo delle Esposizioni dove resterà aperta fino al prossimo 20 luglio con un fitto programma di incontri e laboratori formativi per docenti, studenti, famiglie, operatori e appassionati ai confini tra grafica, editoria, educazione, illustrazione e poesia (info: www.palazzoesposizioni.it – didattica.pde@palaexpo.it).



Il 1970 è l’anno in cui Gianni Rodari (1920-1980) vince l’«Hans Christian Andersen Award»: fino ad oggi unico scrittore italiano insignito del prestigioso premio, equivalente a un Nobel della letteratura per ragazzi. L’autore della «Grammatica della fantasia», pioniere di una scrittura che veicola una nuova immagine dell’infanzia uscita dal secondo dopoguerra, vagheggia una civiltà a misura di bambino in buona compagnia con il genio di Bruno Munari, Iela Mari e Leo Lionni, Toti Scialoja, Lele Luzzati e Pinin Carpi, Grazia Nidasio, Letizia Galli e Altan, Alberto Manzi, Antonio Faeti, Mario Lodi, Maria Luisa Bigiaretti, Elena Gianini Belotti e il Movimento di Cooperazione Educativa, accanto a coraggiose “Signore dell’Editoria” (e talent scout) come Rosellina Archinto, Gabriella Armando, Marzia Corraini, Orietta Fatucci, Loredana Farina (per citare solo pochi nomi). Parliamo cioè di libri, editrici, autori, pedagogisti, illustratori/artisti, grafici e designer, maestri (ma anche librai per ragazzi: come Roberto Denti e Gianna Vitali a Milano, Nana Schisano a Napoli, Gina Bellot a Roma) che costituiscono un patrimonio non soltanto nazionale tuttora vivo, originale e stimolante, costellato di pietre miliari nel cammino sui sentieri della creatività.



Spiega Paola Vassalli, ideatrice del progetto «I nostri anni 70», allestito con la grafica e il design di quell’epoca: «Tra luci e ombre, quegli anni sono segnati da un’effervescenza creativa, dalla ricerca irripetibile di una dimensione collettiva del vivere quotidiano e da un’apertura delle frontiere verso una rivoluzione grafica e di contenuto nei libri per i lettori in formazione, che in un’epoca di provocazioni estetiche perdono lo statuto di “minori” per acquisire pari dignità del lettore adulto, anche grazie al consolidarsi di “picture books” che affrontano storie di vita e temi analoghi a quelli che leggono i genitori sui giornali e nei loro libri», conclude Vassalli, esperta di arti visive e cultura dell’infanzia, responsabile dei Servizi Educativi, Formazione e Didattica dell’Azienda Speciale Palaexpo, oltre che curatrice del Laboratorio d’Arte di Palazzo delle Esposizioni e Scuderie del Quirinale di Roma.



Aggiunge Silvana Sola, esperta di letteratura per ragazzi e iconografia, pedagogista e libraia tra le fondatrici della storica libreria per ragazzi Giannino Stoppani di Bologna, dell’omonima casa editrice e Cooperativa Culturale e del Centro Studi/Accademia Drosselmeier, oltre che co-curatrice del libro-catalogo edito da Corraini (pagg. 144, euro 24, con oltre 140 immagini a colori) che raccoglie molti contributi e testimonianze originali di studiosi e protagonisti dei “Fab 70ies”, stagione fondamentale per la costruzione dell’immaginario in equilibrio tra educazione, etica ed emozione: «La mostra e il volume non sono uno sterile amarcord, ma diventano un’occasione di scoperta e approfondimento per nuove generazioni di lettori, destinatari e protagonisti di “libri progetto” che rivelano mondi inaspettati, nel segno della qualità senza confini». Apprendisti lettori, appunto. Che non vogliano appiattirsi soltanto sul presente, con il respiro corto della simultaneità, ma pratichino un esercizio di consapevolezza. Con il respiro lungo della storia.





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