Napoli, a Capodimonte i carabinieri combattono il fenomeno di pickpocketing

I militari scendono da un mezzo all’altro, le ore affollate sono le più pericolose e si procede secondo la tratta prevista dalla prima fermata fino al capolinea

Carabinieri Capodimonte
Carabinieri Capodimonte
Lunedì 4 Marzo 2024, 18:33
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Siamo nel quartiere San Carlo Arena e i carabinieri della stazione Napoli Capodimonte sono impegnati in un servizio mirato per il contrasto del fenomeno dei furti con destrezza a bordo di autobus ai danni anche delle centinaia di turisti che affollano la città nella giornata dedicata alle aperture gratuite dei musei.

I militari scendono da un mezzo all’altro, le ore affollate sono le più pericolose e si procede secondo la tratta prevista dalla prima fermata fino al capolinea.

Si guardano le persone e i loro volti – spesso i borseggiatori hanno un curriculum storico di primordine e sono noti alle forze dell’ordine – facendo caso ad ogni piccolo gesto.

C’è il cappotto messo sul braccio che nasconde movimenti illeciti, il gruppo di persone che accerchia l’anziano e parla fra loro catturando l’attenzione dell’ignara prossima vittima o la «turista» che gira con tanto di macchina fotografica e mappa della città, ma che invece sa bene dove si trova e attende il momento giusto per agire.


La linea urbana in questione è la 204 e ci troviamo nei pressi del bosco-museo di Capodimonte. I carabinieri notano un uomo, si tratta del 50enne Salvatore Caso, e lo fermano mentre tentava di impossessarsi del portafogli di un anziano e poi, una volta scoperto, lo minaccia di morte dicendo di avere un coltello in tasca.
L’uomo, fermato dai carabinieri, rifiuta di fornire le proprie generalità e in pochi secondi, dopo aver strattonato uno dei militari, tenta di fuggire. Pochi metri e il 50enne viene bloccato e arrestato. Perquisito, viene trovato effettivamente in possesso di un coltello a serramanico che viene sequestrato. L’arrestato è in attesa di giudizio.

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