Google, l'Antitrust Ue apre un'inchiesta
per abuso di posizione dominante

Google, l'Antitrust Ue apre un'inchiesta per abuso di posizione dominante
Martedì 30 Novembre 2010, 16:52 - Ultimo agg. 1 Dicembre, 13:13
2 Minuti di Lettura
ROMA (30 novembre) - Google finisce nel mirino dell'Antitrust della Ue, che ha deciso di aprire un'inchiesta formale per verificare se il sito internet pi cliccato del mondo abbia violato le regole europee sulla concorrenza. La decisione è stata presa in base ad alcune denunce presentate a Bruxelles, in cui il gruppo di Mountain View viene accusato dai concorrenti di abuso di posizione dominante nel settore dei motori di ricerca. Tra coloro che hanno presentato ricorso figurerebbero il motore di ricerca di Microsoft (Bing, quello francese Ejustice.fr e il sito britannico di comparazione dei prezzi Foundem.



Nei reclami presentati all'Antitrust della Ue - spiega Bruxelles - si accusa il gigante informatico statunitense di favorire i propri servizi, sia quelli gratuiti che quelli a pagamento, penalizzando i servizi dei concorrenti. La Commissione dovrà quindi appurare se si è verificato un abuso di posizione dominante per quel che riguarda la pubblicità, con Google che - secondo le accuse - avrebbe mantenuto alti i prezzi per i fornitori provocando una distorsione della concorrenza.



In particolare - dice la Commisione Ue - si dovrà indagare
sulle accuse secondo cui Google «avrebbe abbassato nei suoi risultati di ricerca gratuiti il rango di alcuni concorrenti specializzati nella fornitura di contenuti specifici» a pagamento, attribuendo invece ai propri servizi un «piazzamento preferenziale». Il gruppo di Mountain View avrebbe anche abbassato «il punteggio di qualità» di questi servizi, «uno dei fattori che determina il prezzo per la pubblicazione di una pubblicità sul sito di Google».



La Commissione Ue indagherà inoltre sull'accusa secondo cui Google, approfittando della sua indiscussa leadership nel settore dei motori di ricerca, «avrebbe imposto delle clausole di esclusività ad alcuni partner pubblicitari, vietando loro di fornire ai siti dei concorrenti alcuni tipi di

pubblicità, come quelli dei fornitori di computer». Infine, Bruxelles indagherà sulle presunte restrizioni attuate da Google riguardanti la possibilità di portare su altri siti concorrenti alcune campagne pubblicitarie.



Google: collaboreremo con la giustizia europea. «Lavoreremo con la Commissione europea per affrontare le loro preoccupazioni - assicura ufficialmente Google - Sin da quando l'azienda è stata creata, ci siamo impegnati per fare la cosa giusta per i nostri utenti e per il nostro settore - aggiunge una nota del colosso del web - Abbiamo fatto in modo che la pubblicità fosse sempre chiaramente indicata come tale, abbiamo fatto in modo che gli utenti possano trasferire i propri dati in modo semplice quando decidono di passare ad altri servizi e abbiamo investito pesantemente in progetti open source. Tuttavia ci sarà sempre spazio di miglioramento e quindi lavoreremo con la Commissione per affrontare le loro preoccupazioni».
© RIPRODUZIONE RISERVATA