Monica Bellucci è Maria Callas: «La donna, non la diva»

Questa sera l'anteprima italiana su Rai 1

Monica Bellucci è Maria Callas
Monica Bellucci è Maria Callas
di Titta Fiore
Domenica 26 Novembre 2023, 08:00 - Ultimo agg. 27 Novembre, 07:25
4 Minuti di Lettura

Un corpo a corpo con la donna tormentata che si nascondeva dietro la regina dei palcoscenici. La Divina che in scena conquistava i cuori dei fans e nella vita lasciò che un uomo le spezzasse il cuore. «Abbiamo raccontato Maria, non la Callas». Dopo aver portato nei più importanti teatri del mondo per tre anni e mezzo lo spettacolo di Tom Volf dedicato alla leggendaria soprano, ora Monica Bellucci è protagonista di quella trionfale tournée internazionale anche sullo schermo. «Maria Callas: Lettere e Memorie», presentato in una proiezione evento alla Festa di Roma, arriva stasera su Raiuno in anteprima a partire dalle 23,30 all'interno di «Speciale Tg1» (e sempre stasera, la diva sarà anche da Fazio per parlare con Miriam Leone del nuovo film dei Manetti, «Diabolik chi sei?»). Attraverso preziosi materiali d'archivio Volf, appassionato ed esperto cultore dell'universo callasiano, mette a confronto due epoche e la sintonia tra due donne diverse per molti aspetti, ma accomunate dal modo di sentire le emozioni e dall'amore per l'arte. Il documentario, diretto dal regista francese con Yannis Dimolitsas e prodotto da (Sic) Pictures e Ibla Film in collaborazione con Rai Cinema e Ina France, esce a pochi giorni dal centenario della grande cantante lirica (Maria era nata il 2 dicembre 1923 a New York) e permette di fare un tuffo in un passato che ancora ci parla.

«Conoscevo l'artista, la fama della diva, ma della donna avevo sentito parlare solo per il suo legame travagliato con l'armatore greco Onassis» ha raccontato Monica Bellucci. «Quando Tom Volf, che aveva già realizzato “Maria by Callas” e conosce come pochi la sua storia, mi ha proposto il progetto, non nascondo di aver avuto paura.

Nello stesso tempo, avvertivo la sua vulnerabilità, sentivo di poter entrare in contatto con la sua anima. Questa donna così titanica eppure così fragile ci ispira ancora tanto proprio per le sue contraddizioni. Era Divina, ma aveva un cuore sincero che l'ha portata a morire d'amore».

In scena Monica indossa un abito iconico che era appartenuto a Maria, cela lo sguardo dietro i i suoi celebri occhiali, si cala anima e corpo nelle sue emozioni. «Ci accomuna la stessa anima mediterranea e quella sensazione di sentirsi straniera sempre che anch'io ho provato nelle tante peregrinazioni della mia carriera. E poi, da donna non posso che essere affascinata da una personalità tanto complessa. La Callas ha avuto il coraggio di vivere di grandi passioni. Ha sacrificato la giovinezza al lavoro, ma quando ha incontrato Onassis non ha esitato ad abbandonare tutto quello che aveva costruito in nome dell'amore. Ha rivendicato con forza le sue scelte, senza nascondere le fragilità. Per questo tante artiste si sentono ispirare dalla sua vita e decidono di interpretarla, come ha fatto Fanny Ardant nel film di Zeffirelli, Marina Abramovic con le sue performance e Angelina Jolie che la interpreta nella nuova opera di Larraìn e che certamente sarà bravissima».

Video

La Callas era per tutti la Divina, mitica è inaccessibile. «Quella distanza non esiste più, e neppure le dive» continua Bellucci. «Ai suoi tempi una star non poteva avere debolezze, non le era consentito commettere errori. Oggi non ci si vergogna di mettersi in discussione e l'età di un'attrice non è più un tabù, si continua a lavorare anche dopo i vent'anni, le carriere sono molto più lunghe». Tra i suoi tanti impegni c'è anche «Beetlejuice 2» del suo nuovo compagno Tim Burton, «ma uscirà l'anno prossimo, ancora non ne posso parlare». Sull'amore con il regista, invece, solo pochi cenni: «Sono felice di aver incontrato un uomo con un'anima meravigliosa e un cineasta che stimo tantissimo». E per la figlia Deva Cassel lanciata verso una promettente carriera di modella e attrice, che presto vedremo nella serie Netflix sul «Gattopardo», ha parole al miele: «Sono contenta di vederla felice, il nostro può essere un lavoro bellissimo. Consigli? Le dico sempre di lavorare con passione, ma anche di divertirsi». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA