David di Donatello, Marco Bellocchio fa il pieno di nomination: ​Martone portabandiera di Napoli

Il cinema napoletano a testa alta al film di Martone interamente ambientato al rione Sanità

Marco Bellocchio
Marco Bellocchio
di Titta Fiore
Venerdì 31 Marzo 2023, 07:00 - Ultimo agg. 1 Aprile, 09:21
4 Minuti di Lettura

Ai David di Donatello «Esterno notte» di Marco Bellocchio sul caso Moro fa il pieno di candidature, ben 18, comprese tutte le maggiori, seguito a pari merito con 14 nomination, da «La stranezza» pirandelliana di Roberto Andò e «Le otto montagne» di Alex Van Groeningen e Charlotte Vandermeesh, ispirato al libro di Cognetti (Einaudi). «Nostalgia» di Mario Martone, tratto dal romanzo di Ermanno Rea (Feltrinelli) si attesta a quota 9, preceduto dal film di Gianni Amelio sul caso Braibanti «Il signore delle formiche».

Le candidature, annunciate ieri nella sede Rai di Viale Mazzini dalla presidente e direttrice artistica dell'Accademia del cinema italiano, Piera Detassis, confermano nella categoria riservata alla regia gli autori già in corsa per il miglior film. Anche quest'anno il cinema napoletano esce a testa alta dalla selezione grazie al film di Martone, interamente ambientato al rione Sanità e candidato, inoltre, per la sceneggiatura non originale (lo stesso regista e Ippolita Di Majo), la produzione (Medusa, Mad Entertainment di Maria Carolina Terzi, Luciano e Carlo Stella, Picomedia e Rosebud), l'attrice e l'attore non protagonisti (Aurora Quattrocchi e Francesco Di Leva), la fotografia di Paolo Carnera, il montaggio di Jacopo Quadri e il suono. Mentre tra i cineasti esordienti sono entrati in cinquina tre registe: Jasmine Trinca con «Marcel!» Giulia Louise Steigerwalt con «Settembre» e Carolina Cavalli con «Amanda», assieme a Niccolò Falsetti con «Margini» e Vincenzo Perrotta con «Spaccaossa».

«L'ombra di Caravaggio» di Michele Placido conta cinque nomination tra categorie tecniche e David giovani, «Il colibrì» di Francesca Archibugi e «Siccità» di Paolo Virzì 4 a testa, 3 per «Amanda» e «L'immensità» di Emanuele Crialese (compresa una candidatura per Penelope Cruz in gara tra le protagoniste con Benedetta Porcaroli, Barbara Ronchi, Claudia Pandolfi e la favorita Margherita Buy nei panni di Eleonora Moro). Quanto agli attori, Fabrizio Gifuni, un intenso Aldo Moro, potrebbe facilmente avere la meglio tra i protagonisti su Ficarra e Picone, Alessandro Borghi e Luca Marinelli, Luigi Lo Cascio. Nella cinquina dei non protagonisti ci sono, con Francesco Di Leva, Toni Servillo (già vincitore di quattro David) e Fausto Russo Alesi per «Esterno notte», Elio Germano per «Il signore delle formiche» e Filippo Timi per «Le otto montagne».

«Si tratta di cinquine solide e belle» ha detto Detassis, «in un cinema oggi forse più forte». In nomination tra i documentari «In viaggio» di Gianfranco Rosi, su Papa Francesco, e «Svegliami a mezzanotte» di Francesco Patierno dal libro autobiografico di Fuani Marino. Per i costumi, accanto ai veterani Massimo Cantini Parrini con «Chiara» e Carlo Poggioli con «L'ombra di Caravaggio», è in gara per «Il signore delle formiche» la napoletana Valentina Monticelli, allieva di Piero Tosi.

Video

La cerimonia di consegna dei David andrà in onda il 10 maggio in prima serata su Raiuno, per la prima volta negli Studi Lumina, in attesa della fine dei lavori di ampliamento di Cinecittà. Alla conduzione ancora Carlo Conti affiancato da Matilde Gioli. A contendersi il David internazionale gli amanti cannibali di Luca Guadagnino in «Bones and All», «Elvis» di Baz Luhrman, «Licorice Pizza» di Paul Thomas Anderson, «The Fabelmans» di Steven Spielberg e «Triangle of Sadness» di Rubén Ostlund. «Siamo a disposizione per supportare i premi» ha detto l'ad Nicola Maccanico, «Cinecittà, che ha chiuso il bilancio in attivo, deve crescere per attrarre grandi produzioni nazionali e internazionali creando contenuti che attirino il pubblico al cinema». Sulla crisi delle sale e sulla necessità di rilanciarle si è soffermata anche la sottosegretaria al Mic Lucia Borgonzoni, promettendo una campagna di comunicazione da venti milioni di euro nel corso dell'estate per promuovere il cinema sul grande schermo, e due feste della settima arte, una a giugno e l'altra a settembre. Il direttore dell'intrattenimento prime time Rai, Stefano Coletta, ha annunciato infine che la serata dei premi sarà arricchita anche da pezzi di show: in fondo, con Diodato, Mengoni, Bollani e Elodie candidati per la migliore canzone non dovrebbe essere difficile. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA