«Preparazione e curiosità essenziali nei team Deloitte»

Gli allievi del liceo Vico con il team della Deloitte

Gli allievi del liceo Vico con il team della Deloitte
Gli allievi del liceo Vico con il team della Deloitte
di Giuliana Covella
Venerdì 10 Maggio 2024, 12:00
4 Minuti di Lettura

Quali sono le skills per entrare in azienda? Cosa vuol dire lavorare in un team? Quanto contano le capacità relazionali per essere assunti? Queste le domande a cui hanno risposto Mariano Bruno, senior partner responsabile dell’ufficio Deloitte di Napoli, Stefano Maria Santoro, partner della Deloitte e Valeria Luigia Giustino, senior manager del network presente in oltre 150 Paesi, durante l’incontro con gli studenti della terza Q del liceo classico Vico a indirizzo Cambridge quadriennale digitale nell’ambito del progetto “Studiare l’impresa, l’impresa di studiare”.

Ad accogliere i referenti aziendali della sede di Napoli è stata la dirigente scolastica Maria Clotilde Paisio, che ha ricordato ai ragazzi «l’importanza e il valore di un’esperienza di cui fare tesoro». «Siete dei cercatori di tesori - ha detto la preside - che devono formarsi per cogliere questa opportunità». Deloitte - che offre servizi di Audit & Assurance, Consulting, Financial Advisory, Risk Advisory, Tax e Legal a clienti del mondo pubblico e privato appartenenti a molteplici settori - si avvale di competenze internazionali e di una profonda conoscenza del territorio per aiutare i clienti a raggiungere gli obiettivi di business. Oltre alle attività di revisione contabile e di consulenza aziendale, Deloitte si distingue per i servizi in ambito legale, informatico, tecnologico.

L'incontro

Dopo un video di presentazione, a introdurre la mattinata è stato Mariano Bruno, che ha illustrato il percorso di selezione e il primo colloquio per candidarsi alle varie posizioni. Presente in 24 città, tra cui Napoli, Roma e Milano, Deloitte prevede tra i requisiti di ingresso la laurea, tra le altre, in materie economiche, giuridiche o in ingegneria. I responsabili di Deloitte hanno spiegato che «contano molto fattori come età, voto di laurea, capacità di lavorare in team».

Ma cosa si guarda nel curriculum vitae? «Oltre al voto di laurea, attitudini, passioni, hobby ed eventuali esperienze all’estero che consentono di valutare i soft skills, l’empatia ed il profilo del candidato», ha aggiunto Stefano Maria Santoro. Sul percorso di selezione Mariano Bruno e Valeria Giustino hanno spiegato le varie fasi del colloquio. Partendo dall’assessment di gruppo con un test per valutare le capacità relazionali; un test d’inglese scritto e un colloquio individuale prima con il manager e poi con il partner per capire se la persona è motivata, ma anche se ha conoscenza dell’azienda, delle dinamiche e dell’ambiente di lavoro. Si è discusso di come debba essere il candidato ideale: «brillante, ambizioso, curioso, responsabile, instancabile». Le capacità fondamentali: «sono quelle relazionali, le doti di leadership, lo standing ossia come ci si presenta, l’empatia, la negoziazione».

«Oggi si punta sull’etica e i suoi principi - hanno sottolineato i responsabili Deloitte - per tutelare gli interessi di tutti. Sul sito aziendale è pubblicato il codice etico». Altrettanto prioritarie sono le doti cognitive, gestionali e la capacità di sintesi.

Le questioni 

Nella seconda parte della mattinata spazio alle domande degli studenti. «Chi controlla i bilanci?», ha chiesto Camilla Tortorano. «C’è un organo esterno che si chiama collegio sindacale, composto da tre dottori commercialisti che esercitano la libera professione», la risposta dei referenti Deloitte. «C’è qualche stratagemma per il colloquio di lavoro?», è il quesito di Alessandra Scialoja: «è un’esperienza da fare per tutti, perché ti forma e ti fa capire dove hai sbagliato e come porsi di fronte all’interlocutore», hanno risposto gli esperti.

Giuseppe Varriale chiede invece «se vi siano stage per gli studenti universitari»: «Sono previsti, anche se di solito per chi è verso la fine del percorso di studi», assicurano Bruno, Santoro e Giustino. E ancora, la curiosità di Andrea Chiara De Blasio riguarda «qual è il margine di guadagno di un dipendente medio»? O quella di Alessandra Cocchia «sull’orario di lavoro». Le tutele dei dipendenti, un interrogativo di Jacopo Martongelli. «Come conciliare vita privata e lavoro», la richiesta di Francesco Caccavale, «e se l’azienda «ha intenzione di espandersi in altre sedi». A chiudere l’incontro la simulazione di un colloquio di lavoro e i test ai liceali, nei panni di un comitato di redazione per una rivista di economia e finanza.

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