«Lingua inglese e software: così Deloitte apre ai giovani»

Network presente in 150 Paesi: forte l'impegno sul territorio per la formazione dei ragazzi

La lezione di Mariano Bruno
La lezione di Mariano Bruno
di Antonio Vastarelli
Giovedì 4 Aprile 2024, 12:00
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«Siamo un network glocale, cioè globale perché siamo tra le più grandi realtà nei servizi professionali alle imprese a livello internazionale, ma siamo anche legati alle realtà locali in cui operiamo perché, per fare bene il nostro lavoro, c’è bisogno di conoscere il tessuto imprenditoriale-economico in cui si agisce». Il partner Deloitte Mariano Bruno, responsabile dell’ufficio di Napoli, parla così dell’azienda di servizi di consulenza e revisione fondata nel 1845, e tra le più prestigiose al mondo. L’occasione è il primo incontro con gli studenti della III A del Liceo classico Gian Battista Vico (una classe sperimentale con corso quadriennale e didattica interamente digitalizzata) nell’ambito del progetto di orientamento “Studiare l’impresa, l’impresa di studiare” promosso dall’Unione industriali Napoli, in collaborazione con Il Mattino e l’Ufficio scolastico regionale.

La struttura

Un appuntamento, introdotto dalla dirigente dell’istituto scolastico, Maria Clotilde Paisio, che ha permesso ai rappresentanti della Deloitte di dare ai ragazzi informazioni sul lavoro che svolgono e i valori ai quali il gruppo si ispira. «Siamo presenti in oltre 150 paesi con quasi 457mila professionisti nel mondo. Siamo in Italia da cento anni e da più di 30 a Napoli, alla Riviera di Chiaia, con un ufficio che opera nel settore Audit & Assurance, attraverso la Deloitte & Touche: in pratica, revisioniamo e certifichiamo i bilanci delle aziende, cioè siamo garanti per il mercato che i numeri che vengono pubblicati siano veri ed attendibili» spiega Mariano Bruno, che poi ricorda l’impegno del network a favore del territorio, e in particolare dei giovani, attraverso le iniziative formative portate avanti dalla Fondazione Deloitte e dalle Academy «grazie alle quali – sottolinea – i ragazzi acquisiscono importanti competenze che andranno comunque a contaminare il territorio, anche se poi dovessero andare a lavorare in altre aziende».

A ribadire l’importanza del lavoro di controllo sui bilanci è anche il partner Deloitte Stefano Maria Santoro: «Siamo auditor di molte società, alcune delle quali quotate in borsa, quindi - dice, rivolto agli studenti - la nostra attività di revisione contabile risulta di fondamentale importanza per verificare la veridicità e correttezza dei dati inseriti nei bilanci delle aziende».

Ma quali sono le caratteristiche che una grande azienda come Deloitte cerca nelle persone da assumere? «Innanzitutto, siamo un gruppo internazionale con persone che vengono da ogni parte del mondo, quindi è fondamentale conoscere bene l’inglese, cosa che noi italiani spesso sottovalutiamo. Poi bisogna non smettere mai di studiare, ed è necessario coltivare l’ambizione di aspirare ad una realtà che cerca sempre di anticipare il futuro e governare le nuove sfide» afferma Elena Tenuta, director Deloitte, che sottolinea poi l’importanza delle connessioni: cioè la capacità di relazionarsi agli altri e lavorare in gruppo. 

La prova

Proprio per valutare questa attitudine, agli studenti è stato sottoposto un test che prevedeva la scelta di un oggetto da portare con sé (all’interno di una lista proposta) in caso di naufragio su un’isola deserta. I ragazzi sono stati divisi in gruppi, che al loro interno avrebbero dovuto optare per un unico oggetto: la valutazione finale non è stata sul tipo di oggetto scelto, ma sul modo in cui i componenti dei singoli gruppi hanno dialogato e discusso per arrivare ad una decisione comune.

Le competenze tecniche sono sì importanti, quindi, ma ce ne sono altre che contano anche di più. «Chi inizia una carriera in Deloitte, spesso, è appena uscito dall’università, quindi acquisisce da noi le competenze tecniche, ma in partenza viene richiesta una buona conoscenza dell’inglese e dell’utilizzo dei software di base dei computer» afferma Valeria Luigia Giustino, senior manager in Deloitte & Touche, che sottolinea poi un aspetto non secondario: «Soprattutto bisogna ricordare che la nostra azienda si fonda sulla sua reputazione. Agendo con etica ed integrità Deloitte si è guadagnata la fiducia dei clienti: mantenere viva questa fiducia – conclude – per noi è di primaria importanza».

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