La Madonna del Rosario di Pompei arriva a Nazareth: nella basilica una vetrata con la sacra icona

La Madonna del Rosario di Pompei arriva a Nazareth: nella basilica una vetrata con la sacra icona
di Susy Malafronte
Giovedì 6 Giugno 2019, 15:09
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La «Regina del Rosario» di Pompei arriva a Nazareth. L'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme ha donato alla basilica dell'Annunciazione di Nazareth una vetrata raffigurante la Madonna di Pompei, Bartolo Longo, unico laico dell’Ordine proclamato Beato, e il Santuario che egli stesso fondò alla fine dell’Ottocento. La vetrata è stata realizzata da don Battista Marello. La solenne cerimonia di inaugurazione è stata presenziata dall'arcivescovo di Pompei Tommaso Caputo. L’idea di realizzare la vetrata è nata durante un precedente pellegrinaggio in Terra Santa della Luogotenenza per l’Italia Meridionale Tirrenica, fatto nell’aprile del 2018. Durante la visita alla basilica dell’Annunciazione di Nazareth, i cavalieri e le dame dell’OESSG notarono la mancanza, tra i numerosi pannelli raffiguranti la Madonna ed esposti sulle pareti del porticato della Basilica, proprio della Vergine del Rosario di Pompei, venerata in tutto il mondo. Grazie al generoso impegno dei membri della Luogotenenza, che conta 1.014 tra cavalieri, dame ed ecclesiastici, l’opera è stata realizzata e portata in Terra Santa. Il programma del pellegrinaggio, che terminerà il 10 giugno, prevede visite e momenti di preghiera nei luoghi santi: la chiesa di San Giuseppe, Cesarea di Filippo, il Monte delle Beatitudini, Cafarnao, il fiume Giordano, la chiesa francescana di Gerico, la Basilica della Natività, la Grotta di San Giuseppe, la Basilica del Getsemani, il Monte degli Ulivi, la Basilica del Santo Sepolcro, il Monte Sion, il Cenacolo. «Qui a Nazaret, dove con il “sì” di Maria ha avuto inizio la nuova storia dell’umanità, è molto significativa la presenza di un effige della Madonna di Pompei che, attraverso il Rosario, ci porta a Cristo, centro della nostra fede – ha affermato monsignor Caputo, a margine della inaugurazione – assieme a quella del nostro fondatore, Bartolo Longo, unico beato laico appartenente all’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme». 
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