La parola “vegano”, soprattutto a Napoli, viene accolta sempre con una certa diffidenza. Come può la città del ragù la domenica, del pesce in tutte le sue forme, di salsiccia e friarielli e della mozzarella, accettare la scelta di chi non mangia tutti gli alimenti di origine animale o anche di sua derivazione. Persino Casa Surace, il famoso gruppo Youtube di origine napoletana, ha ironizzato sul tema con un video in merito.
Eppure a Napoli i vegani e vegetariani ci sono, eccome. Anzi, Napoli stessa vanta dei primati straordinari a livello nazionale, come il caso della Macelleria vegetariana, che è la prima in Italia a produrre prodotti al 95% vegani e al 5% vegetariani, o ancora Salvatore Vicario, che ha creato di carne vegetale a base di piselli 100% vegana.
“Mangiare Vegano” è il primo vegan food network legato a Napoli e Dario, che ne gestisce la pagina, è sempre in giro per la città alla ricerca dei migliori prodotti e ristoranti vegano napoletani. «Se dovessi fare una stima, oggi Napoli è vegana al 35%. Abbiamo molti primati importanti e ristoranti che si interessano alla vendita di questi prodotti, ma in generale siamo indietro».
Dario nella vita fa il personal trainer e ha passato tutta la sua vita a mangiare riso e pollo. «Un giorno un mio cliente mi ha parlato della dieta vegana e dopo essermi informato e aver scoperto tutto ciò che c'è dietro le industrie animali, ho adottato questa scelta».
Non una decisione semplice, visto come alcuni ristoratori accolgono il tema: «Ho sentito persone rispondermi “noi non le facciamo queste cose”. Ad ogni modo il vegan sta prendendo piede a Napoli e alcune realtà mi hanno stupito. Penso a Capri blu a Castellammare di Stabia.
Infatti, dove dovrebbero mangiare i napoletani vegani? «Te ne consiglio tre: “Cavoli nostri”, “Officina vegana” e “O grin”. Per me sono i migliori».