Tasse non pagate, il Comune di Nocera Inferiore fa partire 17mila avvisi

La cifra attesa dall’amministrazione comunale è superiore a 8 milioni di euro. Le annualità vanno dal 2018 al 2021.

Il Comune di Nocera Inferiore
Il Comune di Nocera Inferiore
di Nello Ferrigno
Martedì 27 Febbraio 2024, 07:00
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Il Comune di Nocera Inferiore batte cassa. E sta bussando alla porta di migliaia di contribuenti che non avevano pagato l’Imu, l’imposta sugli immobili, e la Tari, la tassa sui rifiuti. Gli atti inviati sono 17mila. La cifra attesa dall’amministrazione comunale è superiore a 8 milioni di euro. Le annualità vanno dal 2018 al 2021. In particolare, per l’Imu in questi giorni sono stati inviati avvisi di accertamento e liquidazione che fanno scattare anche l’interruzione dei termini di prescrizione.

L’imposta è dovuta per il possesso di fabbricati, escluse le abitazioni principali che hanno una particolare classificazione catastale, di aree fabbricabili e di terreni agricoli ed è dovuta dal proprietario o dal titolare di altro diritto reale (usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi, superficie), dal concessionario nel caso di concessione di aree demaniali e dal locatario in caso di leasing. Per la Tari sono in consegna le raccomandate postali per il pagamento delle annualità 2018 e 2019. La tassa sui rifiuti, nel bilancio comunale, rappresenta una voce ancor più importante in quanto il servizio di raccolta e smaltimento della spazzatura è a totale carico dei cittadini e va, dunque, a coprire l’intero costo dell’attività svolta dalla Nocera Multiservizi in riferimento, ovviamente, all’esclusivo servizio dei rifiuti. I contribuenti potranno presentare ricorso entro 60 giorni. In assenza, il pagamento dovrà essere effettuato entro lo stesso arco di tempo, fa fede la data di notifica del provvedimento.

L’avviso di accertamento per omesso o parziale versamento prevede l’addebito della sanzione del 30 per cento oltre agli interessi maturati. Tra i 17 mila atti inviati dall’Ufficio comunale dei tributi ci sono anche delle ingiunzioni di pagamento, fanno riferimento a Imu e Tari non pagate negli anni 2015 e 2016. «L’importo totale di questa fetta di entrate per le casse comunali - sottolinea Clara Cesareo, assessore alle politiche finanziarie - rientra nella ricognizione svolta dall’amministrazione comunale e oggetto di delibera del consiglio comunale numero 16 del 29 maggio scorso». La riscossione dei tributi inevasi, come dalla delibera approvata in occasione del via libera al bilancio di previsione 2023/25, sta per essere affidata ad un’azienda specializzata.

La decisione di esternalizzare il servizio nasce dalle difficoltà degli uffici comunali a fare recupero.

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La cifra totale che il Comune deve incassare sfiora gli 80 milioni di euro, di cui 36 degli ultimi quattro anni. Secondo stime precedenti, evade i tributi un terzo della platea dei contribuenti. La percentuale è del 64 per cento sino ad arrivare a punte del 67. Il tributo più evaso è quello della Tari, va meglio per l’Imu in quanto c’è maggiore possibilità di aggredire il bene di proprietà
 

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