Servalli e Senatore, accuse archiviate
nell'indagine sui «redditi falsati»

Il sindaco e il suo vice finirono sotto inchiesta per le loro dichiarazioni su posizioni lavorative e contributi: per il giudice è tutto regolare

Il sindaco di Cava de' Tirreni Vincenzo Servalli e il suo vice Nunzio Senatore
Il sindaco di Cava de' Tirreni Vincenzo Servalli e il suo vice Nunzio Senatore
di Nicola Sorrentino
Sabato 4 Marzo 2023, 07:10 - Ultimo agg. 16:05
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Nessuna ipotesi di falso nell’attestazione dei redditi da lavoro, anzi. Era tutto regolare e secondo legge. Il gip del tribunale di Nocera archivia l’inchiesta nei riguardi del sindaco di Cava de' Tirreni, Vincenzo Servalli e del vicesindaco e assessore ai lavori pubblici, Nunzio Senatore. I due - difesi dal legale Maurizio Mastrogiovanni - furono indagati a gennaio 2021 con l’ipotesi di reato quale falso ideologico e indebita percezione di erogazioni pubbliche. 

In sostanza, la Procura di Nocera, attraverso verifiche della Guardia di Finanza, contestava ai due di aver attestato l’assenza di ulteriori attività, fiscalmente retribuite, oltre quella istituzionale.

Con la conseguenza, poi, che il Comune aveva versato all’Inps contributi previdenziali per entrambe le posizioni, dal quale sarebbe poi derivato un danno economico per l’ente stesso.

In pratica, i due amministratori avevano percepito, nei periodi di riferimento, redditi da lavoro autonomo, ottenendo benefici di natura previdenziale che, secondo la procura, non potevano essere concessi. Un’accusa collegata alle norme in vigore che prevedono che sia il Comune a provvedere al pagamento dei contributi all’Inps, solo per gli eletti che lavorano esclusivamente per l’ente locale.

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Attraverso un lavoro della difesa, con tanto di consulenza, il giudice non ha ravvisato elementi tali da ipotizzare un processo. Lo stesso organo inquirente, al termine delle verifiche, aveva chiesto l’archiviazione per i due amministratori. Per la posizione del sindaco Servalli, infatti, il contenuto dell’autodichiarazione resa ha trovato riscontro nelle dichiarazioni dell’amministratore unico di una Srl, dove Servalli aveva svolto il ruolo di intermediario assicurativo prima della carica pubblica. Elementi ritenuti «coerenti» con le comunicazioni inviate dal sindaco al Registro Unico degli Intermediari, sul proprio status di soggetto inoperativo dal 3 aprile 2017 e all’Agenzia delle Entrate nel luglio 2017. 

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