Salerno, sparatoria in via Canali: ho esploso i colpi per paura

Salerno, il racconto di Plaitano: correvo, non mi sono neanche voltato

Via Canali, dove è avvenuta la violenza
Via Canali, dove è avvenuta la violenza
di Angela Trocini
Giovedì 31 Agosto 2023, 06:15 - Ultimo agg. 1 Settembre, 08:17
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«Ho sparato per paura». Sebbene abbia ammesso di aver esploso un colpo di pistola nei confronti del 17enne R.V., il 19enne Edoardo Plaitano - arrestato con l’accusa di tentato omicidio - ha spiegato al gip Romaniello le ragioni che lo hanno indotto a premere il grilletto ferendo all’emitorace sinistro il rampollo di una nota famiglia criminale salernitana,

«Sono andato nel panico perché sono stato inseguito sia da questi che dal fratello, ma anche da alcune persone che erano in loro compagnia. Ho sparato continuando a correre, senza neanche voltarmi». Su dove si sia procurato l’arma detenuta illegalmente e che fine abbia fatto, l’indagato (difeso dall’avvocato Pierluigi Spadafora) al momento non ha riferito nulla, ma non è escluso che potrebbe farlo nei prossimi giorni. Intanto le indagini della Squadra Mobile di Salerno (agli ordini del vicequestore Gianni Di Palma), coordinate dalla locale procura (pm Alessandro Di Vico), continuano con ulteriori approfondimenti finalizzati a chiarire il contesto in cui si sono verificati i fatti: da una prima ricostruzione il clacson di un motorino, suonato in modo insistente, è stato il motivo del violento alterco che ha provocato il ferimento a colpi di pistola del 17enne nella notte tra sabato e domenica (era l’1,30) in via Canali nel centro storico di Salerno.

Edoardo Plaitano, infatti, era a bordo di un motorino guidato da un amico minorenne (denunciato a piede libero) e, per farsi largo tra gruppi di giovani che erano a piedi, hanno iniziato a suonare insistentemente.

Non è escluso che il motorino, che forse percorreva la strada in velocità, abbia urtato alcuni dei ragazzi appiedati: dalle testimonianze raccolte dagli investigatori, uno era il fratello del 17enne in seguito ferito dallo sparo. A quel punto sono iniziate a volare parole grosse ed anche offensive, arrivando anche alle minacce sia dall’una che dall’altra parte. 

Ne sarebbe nato un inseguimento e, a quel punto, Plaitano (che era in permesso premio dalla comunità in cui era rinchiuso per essere stato due anni fa, ancora minorenne, tra i protagonisti della rissa con accoltellamento scoppiata tra il lungomare salernitano e via Roma) ha estratto la pistola sparando un colpo all’indietro. Proiettile che ha raggiunto R.V. all’emitorace destro ma che, fortunatamente, è entrato ed uscito senza danneggiare organi vitali tanto che il 17enne si è recato all’ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona con mezzi propri dove è ricoverato in osservazione per la ferita riportata (le sue condizioni di salute migliorano tanto che è stata sciolta la prognosi anche se il giovane non è mai stato pericolo di vita).

Video

Nel frattempo Plaitano si era allontanato dalla zona, ma ben presto rintracciato dai poliziotti ed ora è rinchiuso in carcere con l’accusa di tentato omicidio mentre gli investigatori stanno analizzando bene i video di tutta la zona per capire con maggiore chiarezza sia il ruolo del minore che era alla guida del motorino (difeso dall’avvocato Ivan Nigro, attualmente è stato denunciato a piede libero dalla competente procura, visto che ancora non è chiaro quale atteggiamento abbia avuto nella vicenda) ma anche se tra i contendenti ci sia stato un eventuale incontro pregresso che aveva già surriscaldato gli animi per ragioni forse più serie.

La visione delle telecamere della zona servirà agli investigatori, quindi, a comprendere se vi siano ragioni sottese a quanto accaduto nella notte tra sabato e domenica che solo fortuitamente non ha avuto conseguenze ben più gravi e che potevano essere anche letali per il 17enne visto la parte di corpo raggiunta dal proiettile. Anche il sindaco Vincenzo Napoli, nei giorni scorsi, ha chiesto presidi fissi delle forze dell’ordine nei luoghi sensibili della movida in modo da “governare” alcune criticità che, specialmente nei fine settimana, si registrano nella città capoluogo di provincia per l’altissima presenza di giovanissimi (e non solo) sia residenti a Salerno ma anche provenienti da altre zone.

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