La favola di Furtuna, dall'Africa a Londra: è la prima migrante che ritrova famiglia in modo legale

La favola di Furtuna, dall'Africa a Londra: è la prima migrante che ritrova famiglia in modo legale
di Pasquale Sorrentino
Lunedì 9 Maggio 2016, 13:38 - Ultimo agg. 13:39
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San Pietro al Tanagro. Lo zio a Londra. Lei, una ragazzina di meno 18 anni, in Eritrea. Un viaggio, impervio, pericoloso, tra dune e onde, tra paure e speranze, per un abbraccio vitale. E Furtuna, una splendida ragazza eritrea, dopo sette mesi o poco più è riuscita a rendere reale una favola, a concretizzare il suo sogno. E lo ha fatto grazie al Vallo di Diano e alla provincia di Salerno: primo caso in Italia di ricongiungimento familiare di una minorenne eritrea con un parente in modo legale. 
A ottobre scorso Furtuna inizia la sua fuga da povertà e pericoli e comincia il suo viaggio, prima a bordo di carovane strapiene attraversando il Sudan e la Libia, poi su un barcone verso la Sicilia. Terrore e speranze si alternano come le onde che è costretta ad affrontare insieme ai suoi tanti e sconosciuti compagni di viaggio. Arriva a Lampedusa dove viene accolta dai volontari e dalle associazioni italiane. Ci sono anche gli operatori della cooperativa Iskra, che opera nel Vallo di Diano e che ha una struttura di prima accoglienza per minori a San Pietro al Tanagro (voluta fortemente dal sindaco Domenico Quaranta). Furtuna viene accompagnata nel piccolo paese valdianese da dove tenta più volte la fuga per cercare di raggiungere Londra e suo zio.
La «fuga» per gli eritrei pare quasi una necessità, ma i responsabili e gli operatori della Iskra riescono a farle capire che esiste un modo legale per poter riabbracciare lo zio. Inizia quindi il lungo iter burocratico. Entrano in gioco le «Unità Dublino» italiane e britanniche. Fondamentale anche il lavoro dei carabinieri della Compagnia di Sala Consilina, guidati dal capitano Emanuele Corda, e della stazione di Polla comandata dal maresciallo Danilo Marzullo. In campo pure la Questura di Salerno e le varie associazioni in difesa di migranti e minori. Dopo diversi mesi la favola diventa reale e Furtuna diventa così il primo caso di ricongiungimento familiare di una minorenne eritrea realizzato nell’ambito dei programmi di prima accoglienza (Fami) in Italia e tra i pochi realizzati in Europa. 
Prima di partire, in aereo verso Londra, Furtuna lascia un video messaggio che il Ministero - secondo quanto riferito dal responsabile della Iskra, Umberto Sessa - utilizzerà per spiegare anche agli altri eritrei che un modo legale per incontrare i propri cari è possibile. 
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