Pedofilia, il cardinale Pell deporrà in videoconferenza: vittime abusi in viaggio per Roma per assistere

Pedofilia, il cardinale Pell deporrà in videoconferenza: vittime abusi in viaggio per Roma per assistere
di Franca Giansoldati
Martedì 23 Febbraio 2016, 13:54 - Ultimo agg. 24 Febbraio, 10:41
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CITTA' DEL VATICANO - Il potente ministro dell'economia del Papa, il cardinale Pell, si trova con le spalle al muro. Da tempo cercava di schivare il confronto diretto con le vittime dei preti pedofili australiani, fino a che un gruppo di genitori di giovani abusati, è riuscito a inchiodarlo. Pell per anni è stato arcivescovo di Sidney, la diocesi dove si sono consumate diverse violenze su ragazzini ad opera di preti orchi che, invece di essere denunciati dal vescovo, venivano spostati da una parrocchia ad un'altra per non creare scandalo nell'opinione pubblica. Il cardinale Pell, chiamato a Roma da Papa Bergoglio a ricoprire il ruolo di ministro dell'economia, si è sempre difeso dicendo di non sapere nulla. Una commissione governativa ha portato avanti le indagini richiedendo anche al cardinale una testimonianza diretta in Australia. Pell si è rifiutato di partire, asserendo di essere gravemente malato per poter effettuare il lungo volo aereo.

Le vittime dei preti pedofili però non si sono arrese e, spalleggiate da una opinione pubblica molto sensibile all'argomento e dalla Royal Commission sugli abusi sessuali, sono state ammesse ad un confronto diretto, in video conferenza Roma-Canberra, con il cardinale. Domenica sera, all'hotel Quirinale a Roma, il cardinale terrà la sua deposizione, in diretta con l'aula del tribunale australiano. Ad assistere alla sua testimonianza ci saranno anche le vittime dei preti orchi. Anthony Foster, un padre con due figlie stuprate dallo stesso prete, (di cui una successivamente suicida), ha già prenotato un volo aereo per Roma per non perdersi la testimonianza di Pell. Il cardinale ha sempre detto di volere cooperare per fare emergere la verità, si è sempre detto estraneo ai fatti, ma i sospetti che lui fosse a conoscenza degli abusi resta sul tappeto. In particolare viene accusato di avere creato una specie di programma compensativo per le vittime, ma solo per evitare che lo scandalo potesse deflagrare. Naturalmente ha sempre rigettato queste accuse.
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