Carlo Formigoni, trovato morto tra gli scogli il regista 90enne: era scomparso nella giornata di ieri

L'uomo si era fatto accompagnare da un taxi lungo la litoranea fasanese, ecco la sua storia

Carlo Formigoni, trovato morto il regista 90enne: era scomparso nella giornata di ieri
Carlo Formigoni, trovato morto il regista 90enne: era scomparso nella giornata di ieri
di Alfonso Spagnulo
Mercoledì 7 Febbraio 2024, 09:53 - Ultimo agg. 14:23
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Si sono concluse intorno alle 7 di questa mattina le ricerche del noto regista teatrale Carlo Formigoni, del quale si erano perse le tracce nel pomeriggio di ieri. Il 90enne originario di Mantova, ma domiciliato a Ostuni, nella giornata di ieri si era fatto accompagnare da un taxi lungo la litoranea fasanese, a sud di Savelletri. Intorno alle 17.30 è stato visto entrare in acqua, dopo di che si sono perse le sue tracce.

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È scattato l’allarme e i primi soccorritori giunti sul posto hanno trovato gli effetti personali dell’anziano e la sdraio che aveva al seguito.

Le ricerche sono state condotte da terra da Carabinieri, Vigili del fuoco e Capitaneria di Porto, e in mare da una motovedetta della Guardia costiera e dai sommozzatori dei Vigili del fuoco. All’alba di questa mattina il corpo priva di vita dell’anziano è stato ritrovato dalle pattuglie a terra di Guardia costiera e Vigili del fuoco lungo la scogliera a sud di Savelletri.

LE RICERCHE

Le ricerche via mare e via terra sono state avviate poco dopo le 16 di ieri - 6 febbraio - quando alcuni amici e stretti collaboratori del maestro di teatro non sono più riusciti a mettersi in contatto con lui. Nei pressi di un lido di Savelletri sono stati trovati alcuni effetti personali dell’uomo ed uno sdraio. Da qui il piano di emergenza via mare attivato e che è proseguito per ore. Così come anche via terra i militari hanno provveduto a controllare alcune zone dell’area del fasanese. A quanto si apprende Formigoni ieri mattina si era fatto accompagnare in taxi in questo tratto della costa del nord Brindisino. Potrebbe aver deciso di trascorrere qualche ora nei pressi del mare. Poi, però, più nessuno è riuscito a sentirlo. Da qui la preoccupazione ed i timori dei suoi affetti più cari e della famiglia “adottiva” che in Puglia lo ha accolto da tempo. Un territorio, quello della Valle D’Itria, divenuto ormai da oltre 20 anni la sua dimora fissa. Non più un semplice rifugio per qualche settimana, ma un luogo d’affetto per il regista dove nel tempo ha potuto continuare a sognare e far sognare con il teatro.

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CHI ERA

Formigoni abitava in una residenza di campagna tra Ostuni e Cisternino dove ha fondato il Teatro dell’Altopiano. Prima di questa scelta di vita, la lunga esperienza internazionale. Nel 1957 attratto dal teatro di Berthold Brecht si trasferisce a Berlino, dove da Helene Weigel ottiene la possibilità di imparare lavorando come assistente e attore al Berliner Ensemble. Nel ’63-’64 di ritorno in Italia collabora come assistente e attore con Franco Parenti al Teatro Stabile di Palermo. Dal ’69 al ’71 conduce al Teatro Stabile di Torino il Corso di Formazione dell’Attore e consecutivamente con una parte di quegli allievi fonda, a Milano con Antonio Attisani, il Teatro del Sole lavorando per sette anni. A lui si deve la nascita nel 1981 a Bari del Kismet come compagnia teatrale per ragazzi per iniziativa di giovani attori provenienti da una scuola universitaria di formazione. Seguendo poi il suo “felice destino” – kismet in sanscrito – viene riconosciuto Teatro Stabile d’Innovazionedal ministero per i Beni e le Attività Culturali. Negli ultimi 30 anni dirige spettacoli per ragazzi, ma non solo, a Vienna, Salisburgo, Monaco, Barcellona, Olympia, Urbino e si trasferisce in Puglia, fra i trulli. Nel 2021 Carlo Formigoni e Michele Mirabella sono i primi due artisti a ricevere il “Premio alla Carriera Teatrale – Teatro Pubblico Pugliese” con un ex-aequo all’unanimità decretato dalla giuria per la loro grande opera di produzione, scrittura e formazione teatrale svolta negli anni e per aver contribuito alla crescita culturale della regione e alla sua valorizzazione. «Il maestro Carlo Formigoni è la testimonianza di un percorso artistico unico nel suo genere, che nel segno di Brecht e Bettelheim ha creato un teatro personalissimo, ancor oggi vivo e palpitante» si leggeva nella nota di candidatura.

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