Adriano Sofri coordinatore comitato per le carceri, scoppia la polemica. E lui rinuncia

Adriano Sofri coordinatore comitato per le carceri, scoppia la polemica. E lui rinuncia
Martedì 23 Giugno 2015, 16:14 - Ultimo agg. 25 Giugno, 08:59
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Sindacati di polizia sul piede di guerra per la scelta di nominare Adriano Sofri consulente del ministero della Giustizia per gli "stati generali" delle carceri che riformeranno il sistema penitenziario italiano. Una decisione, quella presa da via Arenula, di chiamare al tavolo tecnico l'ex leader di Lotta continua che ha da tempo finito di scontare 22 anni di carcere per il coinvolgimento nell'omicidio del commissario di Polizia Luigi Calabresi, che ha fatto indignare i sindacati della polizia e della penitenziaria.



Adriano Sofri ha deciso quindi di rinunciare all'incarico. Una decisione, quella di fare un passo indietro, presa per preservare gli stati generali dal peso deformante di improprie letture.



«Si è sollevato un piccolo chiasso attorno alla mia "nomina" da parte del ministro della Giustizia come "esperto" di carcere. Il mio contributo si era limitato a una conversazione telefonica con un autorevole giurista, e all'adesione a una eventuale riunione futura. Alla quale invece non andrò, scusandomene coi promotori, perché ne ho abbastanza delle fesserie in genere e delle fesserie promozionali in particolare», ha sottolineato Sofri in un intervento pubblicato sull'edizione on line de "Il Foglio".



La possibilità di nominare Sofri come consulente aveva fatto indignare anche la vedova Calabresi, che ha definito quella scelta «incomprensibile».



Dello stesso avviso i sindacati di polizia come il Sappe, che parla di «scelta inspiegabile fatta per cercare una sua riabilitazione politica», mentre secondo il Coisp la «folle decisione di coinvolgere individui dal tale passato, senza alcuna competenza specifica, è stata presa solo per attirare l'attenzione». Sulla stessa linea la Consap che bolla la scelta come «vergognosa» e annuncia di aver lanciato una petizione on line «per chiedere al Capo dello Stato di evitare questo schiaffo alla memoria del commissario Calabresi».




In una nota diramata dal ministero della Giustizia, Glauco Giostra, Coordinatore del Comitato Scientifico degli Stati Generali dell'esecuzione penale, ha quindi fatto sapere che «In nessun modo può la partecipazione a quella procedura considerarsi un incarico di consulenza, trattandosi della promozione di un dibattito pubblico intorno ai temi del carcere».



Giostra è intervenuto «in relazione alle polemiche generate dalla notizia della partecipazione di Adriano Sofri al tavolo di discussione su "Cultura, istruzione e sport nel carcere" organizzato nell'ambito degli Stati generali sull'esecuzione della pena», si legge nel comunicato. «Gli Stati generali sull'esecuzione della pena appena avviati dal Ministero della Giustizia - afferma quindi Giostra - costituiscono una innovativa procedura di consultazione pubblica - da sviluppare essenzialmente attraverso il dibattito telematico - sui temi collegati alla pena e alla sua percezione sociale, cui partecipano magistrati, dirigenti penitenziari, educatori penitenziari, garanti dei detenuti, professori e ricercatori universitari, avvocati, rappresentanti del volontariato e dell'associazionismo civile, ma come tale aperta ad ogni contributo di idee e di esperienze, anche delle persone detenute o che sono state tali perchè definitivamente condannate.



Con tutta evidenza - conclude - in nessun modo può la partecipazione a quella procedura considerarsi come un incarico di consulenza, trattandosi unicamente della promozione di un dibattito pubblico intorno ai temi del carcere, della pena e della condizione delle vittime dei reati finalizzato all'elaborazione delle proposte invece richieste dal Ministro ad un apposito Comitato Scientifico, composto da eminenti personalità accademiche e della società civile».




Salvini: «Attendiamo incarico Schettino ai trasporti». «Dopo Adriano Sofri consulente del governo per riforma delle carceri, attendiamo incarico per Schettino al Ministero dei Trasporti».
Così Matteo Salvini su Twitter dopo che il leader della Lega aveva già definito «pazzesca» la scelta di Orlando di nominare l'ex leader di Lotta Continua come consulente del governo per la riforma delle carceri.
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