Napoli, al teatro Bolivar, Elio Germano e Teho Teardo si confrontano con Pasolini

Lo spettacolo dal titolo «Il sogno di una cosa» è già sold out

Teho Teardo ed Elio Germano
Teho Teardo ed Elio Germano
di Enrica Buongiorno
Martedì 23 Aprile 2024, 17:32
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E' già sold out «Il sogno di una cosa», spettacolo liberamente tratto dal capolavoro di Pier Paolo Pasolini con protagonisti Elio Germano e Teho Teardo in scena al teatro Bolivar di Napoli solo domenica 28 aprile. Il lavoro, che porta in scena una versione in parole e musica  è prodotto da Pierfrancesco Pisani per Infinito Teatro e Argot Produzioni in coproduzione con Fondazione Teatro della Toscana e il contributo di Regione Toscana.

Tre ragazzi friulani alla soglia dei vent’anni vivono la loro breve giovinezza affrontando il mondo: l’indigenza delle origini in campagna, l’emigrazione, le lotte politiche, fino all’integrazione nella società borghese del boom economico. Desiderano la felicità, la bella vita in un paese straniero, maturano una coscienza politica e sognano la rivoluzione, per poi piegarsi ai compromessi dell’età adulta. Fino a morire di lavoro. Pasolini ci parla con le voci delle persone che dall’Italia del secondo dopoguerra, stremate dalla povertà, sono scappate attraversando illegalmente il confine per andare in Jugoslavia, attratte dal comunismo e con la speranza di trovare un lavoro dignitoso e cibo per tutti.

Vista oggi è una specie di rotta balcanica al contrario che attraversa il medesimo confine che attualmente i profughi in fuga percorrono per venire in Italia.

“Il sogno di una cosa” è il primo esperimento narrativo di Pier Paolo Pasolini, scritto di getto negli anni dell’immediato dopoguerra, prima di “Ragazzi di vita” e di “Una vita violenta”, ma pubblicato solo nel 1962, e per questa ragione l’opera risulta essere al tempo stesso il romanzo d’esordio e di conclusione della stagione narrativa di Pasolini.

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