Da venerdì 3 a domenica 5 maggio al Teatro Cortese di Napoli arriva “Fu re da doppie lodi”, la vita di Eduardo raccontata dalle sue poesie.
In scena Gianni Caputo attore formatosi al Laboratorio Quadriennale del Teatro Elicantropo di Carlo Cerciello, con alle spalle una più che trentennale esperienza di palcoscenico sotto la guida di registi quali lo stesso Cerciello, Walter Manfrè, Giuseppe Sollazzo, Mario Brancaccio, Guglielmo Guidi, Aniello Mallardo, Michele Del Grosso e molti altri e che da alcuni anni ha indirizzato il suo percorso artistico e di ricerca attoriale anche alla riscoperta ed alla valorizzazione dei tesori della poesia Napoletana del ‘900. Lo stesso Gianni Caputo è anche l’autore della drammaturgia originale.
Raccontare l’Eduardo “uomo”, lasciando per una volta da parte quel Teatro e quelle tavole di palcoscenico cui l’immenso attore e drammaturgo ha dedicato l’intera sua vita.
Raccontare i suoi amori, i suoi dolori, i figli, la famiglia, il suo rigore morale, i suoi dubbi, le sue incrollabili certezze e farlo grazie alle sue meravigliose poesie, che lui ha scritto incessantemente, dai primi anni della sua gioventù fino alla fine della sua vita e che ci parlano di lui molto più di quanto non facciano le sue commedie.
È questo lo scopo ambizioso di questo appassionato progetto.
Le musiche arrangiate ed eseguite da Giuseppe Musto ed alcune tra le più belle immagini di Eduardo faranno da suggestiva cornice al percorso che faremo nella sua storia. Eduardo non ha mai letto le sue poesie, ma le ha sempre recitate “rigorosamente” a memoria.
Ecco perché questo spettacolo non sarà nella maniera più assoluta un reading, ma un viaggio appassionato ed appassionante nelle emozioni che Eduardo ha voluto condividere con noi lasciandoci in dono le sue poesie.