Cinema, torna il “Premio Fausto Rossano” a Napoli: focus sulla violenza contro le donne

Cinema, torna il “Premio Fausto Rossano” a Napoli: focus sulla violenza contro le donne
Mercoledì 6 Ottobre 2021, 13:17 - Ultimo agg. 14:15
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Affrontare temi su cui è fondamentale far luce, dando spazio a opere che raccontano problematiche sociali nelle società attuali e molteplici aspetti della salute mentale. Torna il “Premio Cinematografico Fausto Rossano” con proiezioni, incontri e dibattiti itineranti dal 16 al 23 ottobre a Napoli, con l’obiettivo di combattere lo stigma che circonda la sofferenza psichica nelle sue più varie accezioni.

Nella settima edizione sono 44 le opere in concorso, selezionate tra le 300 iscritte, che si dividono in 7 categorie (Cortometraggi, Documentari, Laboratori, Animazioni, Focus Campania, Studenti, Scuole), oltre ad una sezione dedicata alla violenza sulle donne. Lavori che giungono da tutto il mondo (Colombia, Singapore, Russia, Taiwan, Slovenia, Serbia, Francia, Spagna, Turchia, Germania, Cile), con una particolare attenzione alla produzione iraniana che conta 4 titoli in gara e alle donne che firmano 15 opere. Tra gli argomenti trattati spazio anche a ambiente e immigrazione. Il Premio è dedicato alla figura dello psichiatra napoletano Fausto Rossano scomparso nel 2012 che, come ultimo direttore dell’ospedale psichiatrico Leonardo Bianchi e poi come responsabile del Dipartimento di Salute Mentale di Napoli, si impegnò attivamente per la chiusura dei manicomi. 

Gli appuntamenti ad ingresso libero coinvolgeranno il teatro AvaNposto Numero Zero, gli istituti scolastici “Volta” e “Casanova”, l’Ex Opg Occupato Je so’ pazzo, le officine Gomitoli e il Multicinema Modernissimo per la finale. Per accedere nei luoghi sarà necessario presentare il green pass, in alternativa il Centro Diagnostico Ninni - Scognamiglio si occuperà gratuitamente di effettuare tamponi rapidi. In programma anche presentazioni di libri, momenti dedicati a sport, migrazione e inclusione, e un evento di cinema bendato. «Sulla scia dell'idea culturale di mio padre, di attenzione ai bisogni delle persone nei loro contesti, è importante accendere i riflettori sulle sofferenze delle fasce più deboli in un momento di enorme difficoltà come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia e di tutte le conseguenze sociali, economiche e di isolamento che si porta dietro», così Marco Rossano, direttore artistico del premio.

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