«Aenaria», a Ischia affiorano i mille segreti della città sommersa

La città sommersa di Aenaria nella baia di Cartaromana a Ischia
La città sommersa di Aenaria nella baia di Cartaromana a Ischia
di Ciro Cenatiempo
Venerdì 18 Settembre 2020, 12:20 - Ultimo agg. 12:39
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Oltre il mito, e le narrazioni favolose di Svetonio; oltre la vicenda del «tradimento» degli antichi Romani che, grazie alle decisioni dell’imperatore Augusto di barattare Ischia con Capri per colpa di una «visione prodigiosa», cedettero l’isola verde alla Napoli greca, c’è un patrimonio di mille curiosità archeologiche e storiche ancora in parte da svelare, sotto il mare di Ischia. Scoperte legate al destino di «Aenaria», la città romana che poco alla volta fa riemergere i propri segreti dal mare ischitano, nella baia suggestiva del Castello Aragonese e lungo la costa di Cartaromana. Era un avamposto militare e commerciale, poco frequentato dalla nobiltà dell’epoca, oppure un insediamento cruciale abbandonato per colpa di eventi geologici improvvisi? O c’è molto altro? Per saperne di più l’appuntamento è duplice: per oggi, alle ore 16, con un meeting sul piazzale delle Alghe a Ischia Ponte; e domani sera con una mostra fotografica nel salone delle Antiche terme comunali.

«Aenaria tra terra e mare. Geologia e archeologia sottomarine per la conoscenza di Ischia in età romana», è il titolo dell’evento organizzato dal gruppo «Il Borgo di Mare», rappresentato da Medusa srl, con il patrocinio di Mibact, Regione Campania, Comune di Ischia e Regno di Nettuno.

«Si parte dalle straordinarie evidenze – si legge in una nota - di un porto romano oggetto di studi da dieci anni con l’attenta supervisione della Soprintendenza archeologica, e dalla localizzazione di una villa marittima di età tardo repubblicana». Ma ad ampliare la conoscenza su un’epoca finora poco rappresentata saranno gli annunci di altre scoperte, grazie anche a immersioni casuali, da parte dell’archeologa subacquea Alessandra Benini che è l’anima del grande progetto che continua a tenere alta l’attenzione degli studiosi.

All’evento, moderato da Pasquale Raicaldo, partecipano Teresa Elena Cinquantaquattro, responsabile della Soprintendenza archeologica per l’Area Metropolitana di Napoli; Maria Luisa Tardugno, responsabile per l’isola d’Ischia della Soprintendenza (parlerà di ricerca, tutela e valorizzazione); i vulcanologi Sandro de Vita e Mauro Di Vito dell’Ingv (spiegheranno l’interazione tra attività vulcanica e antropizzazione a Ischia tra Neolitico e 1302); Costanza Gialanella, già funzionaria di zona per la Soprintendenza; Piero Gianfrotta, già ordinario della cattedra di Topografia antica dell’università di Viterbo, illustrerà altre evidenze dal mare dell’isola. L’archeologo Gianluca Soricelli dell’università del Molise, poi, si soffermerà sulla produzione e distribuzione della ceramica fine nel golfo di Napoli, mentre Alessandra Benini, archeologa subacquea titolare della Medusa srl concessionaria dello scavo di Aenaria per decreto del Mibact, farà il punto sulle ultime indagini sottomarine.

Domani, alle 18.00, al Salone delle Antiche Terme Comunali di Ischia Porto sarà invece inaugurata l’esposizione fotografica «Navigando verso Aenaria: 10 anni di archeologia subacquea (2011-2020)».
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