Napoli, la guerra della monnezza: scorta dei vigili per sistemare i cassonetti

Al Viale Traiano un maxi-condominio rifiuta la differenziata e lancia in strada i contenitori

La discarica (ora rimossa) davanti alla fermata del bus
La discarica (ora rimossa) davanti alla fermata del bus
Paolo Barbutodi Paolo Barbuto
Venerdì 5 Aprile 2024, 23:13 - Ultimo agg. 6 Aprile, 09:35
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A Napoli, al Rione Traiano è scoppiata la guerra della monnezza. Gli abitanti di un condominio non vogliono tenere i cassonetti nel loro parco, così li lanciano per strada. L'azienda che si occupa della gestione dei rifiuti cerca di rimetterli al loro posto, ma viene respinta con vigore. Così l'unica soluzione ipotizzata è quella di tornare alla carica la prossima settimana, ma con la scorta dei vigili che dovrebbero tutelare il personale dell'Asìa e fermare le reazioni dei rivoltosi della monnezza.

La questione è venuta a galla dopo la denuncia del nostro giornale sulla soppressione di una fermata del trasporto pubblico, cancellata perché l'immondizia che l'avvolgeva rappresentava un pericolo per i passeggeri. L'Asìa è intervenuta per rimuovere la spazzatura e per riportare i cassonetti nella loro sede naturale, ma alla fine s'è arresa: ha caricato tutti i contenitori su un camion rimandando alla prossima settimana il tentativo di ripristinare la normalità, ma solo con una scorta armata.

Il caso della rivolta contro i cassonetti non è raro a Napoli e l'Asìa cerca di mediare con la popolazione per convicnere anche chi resiste ad accettare la presenza di quei contenitori che sono determinanti per la differenziata. La questione specifica di Viale Traiano è stata portata a galla da un allarme, lanciato una decina di giorni fa, dal sindacato Usb con una lettera inviata all’Anm e all’assessorato ai trasporti. Per cancellare quella vergogna il passo più immediato sarebbe stato un breve dialogo fra assessorati: quello dei trasporti avrebbe potuto fare una telefonata a quello all’igiene urbana chiedendo un intervento.

 

Invece la soluzione inventata dal settore trasporti del Comune di Napoli è stata quella di annullare la fermata dei bus Anm. Così i responsabili della pulizia della città hanno letto sul Mattino che c’era l’emergenza e, solo in quel momento, sono intervenuti.

In realtà logica vorrebbe che non si arrivasse mai a paradossali situazioni del genere, perché una discarica al centro di una strada, davanti alla fermata del trasporto pubblico, dovrebbe essere notata, segnalata e rimossa direttamente dall’amministrazione comunale attraverso una delle innumerevoli emanazioni dell’Ente. Invece c’è stato bisogno dell’allarme lanciato da un sindacato e della vergogna raccontata sul giornale, affinché si giungesse a una soluzione.

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«Abbiamo risolto la situazione - ha detto ieri l’assessore all’igiene urbana Enzo Santagada - la fermata è ripulita e adessogli autobus potranno tornare ad effettuare la fermata. Stiamo facendo un lavoro serrato in città, cerchiamo di tenerla pulita ma lottiamo con grandi sacche di inciviltà che si manifestano in ogni quartiere. Ecco perché è necessario il sostegno dei tanti napoletani perbene che possono effettuare opera di convincimento contro i residuali pirati dell’immondizia».

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