Terminata la due giorni di Coldiretti Campania al Brennero, al fianco delle altre regioni italiane, la palla passa all’Unione Europea. Il popolo degli agricoltori chiede a gran voce la tutela del Made in Italy contro il falso proveniente dall’estero e chiede un’etichettatura d’origine chiara per tutte le merci e in tutti i Paesi.
«Devo ringraziare gli oltre cinquecento soci che sono voluti venire con noi per raggiungere il Brennero ed essere al fianco al popolo della Coldiretti che si ritrova qui per poter dare forza al Made in Italy che ha tanto bisogno di essere salvaguardato» dichiara il direttore di Coldiretti Campania Salvatore Loffreda.
Pomodoro che entra in Italia con il nastrino tricolore già inserito, latte tedesco diretto ad una nota azienda di Parma e carne di maiale olandese in viaggio per Verona: sono alcuni dei controlli che hanno ribadito una certezza: «Occorre avere sempre gli occhi aperti perché le merci straniere continuano a passarci davanti per poi essere spacciate come italiane.
Frodi e importazioni che bloccano il reddito per tante aziende italiane: «Dobbiamo tutelare le nostre aziende, i nostri produttori e i nostri consumatori» aggiunge il presidente di Coldiretti Campania Ettore Bellelli che prosegue: «Manifestazioni importanti come questa servono a tenere alta l’attenzione su di un settore fondamentale per la vita di tutti i giorni. Dobbiamo salvaguardare il reddito delle nostre aziende ed anche la tradizione di coltivazioni e lavorazioni».
Al Brennero anche i direttori e i presidenti di tutte le province della Campania. Prossimo passo la raccolta firme da inviare all’Unione europea per realizzare finalmente una legge che finalmente estenda l’obbligo dell’indicazione di origine in etichetta a tutti i prodotti alimentari in commercio nell’Ue.