Post-sisma a L’Aquila, arrestati
4 Casertani: «Siamo solo operai»

Post-sisma a L’Aquila, arrestati 4 casertani: «Siamo solo operai»
Post-sisma a L’Aquila, arrestati 4 casertani: «Siamo solo operai»
di Marilù Musto
Sabato 8 Aprile 2017, 07:00
1 Minuto di Lettura
Frignano. Avevano inventato il trucco dei subappalti probabilmente finti. I titolari delle imprese del centro Italia sono stati colpiti da misure interdittive, mentre gli operai della provincia di Caserta, di Frignano precisamente, e i loro imprenditori sono stati arrestati. In tre, ieri, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere alle domande del giudice che ha firmato il loro arresto; il quarto operaio, invece, ha parlato, sia pure brevemente, respingendo ogni accusa. Ma tutti e quattro presenteranno ricorso al Riesame contro le misure cautelari emesse dal gip del Tribunale di L’Aquila.
Questo è il bilancio degli interrogatori di garanzia per quattro degli imprenditori coinvolti nell’inchiesta della procura distrettuale antimafia di L’Aquila sul caporalato in appalti della ricostruzione post-sisma. «Luigi Lama, indagato e finito ai domiciliari - hanno riferito gli avvocati difensori Giuseppe Guadagno e Pasquale Buonpane, del foro di Santa Maria Capua Vetere - al termine dell’interrogatorio, ha spiegato di essere solo un operaio come gli altri. Inoltre, in relazione ai pagamenti che lui faceva, ha detto che si limitava ad anticipare i soldi alle maestranze per poi riprenderli indietro dalle ditte appaltatrici, sia pure in ritardo. Per il resto ha negato ogni accusa». Salvatore Tessitore, Vincenzo Tessitore e Raffaella Testa della Tessitore Appalti di Frignano, ditta che ha ricevuto l’interdittiva antimafia, sono difesi dall’avvocato Raffaele Mascia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA