Benevento, il 118 senza medici si allarga fronte dei no 14 sindaci contro l'Asl

Mastella apre uno spiraglio sulla possibilità di convocare la Conferenza dei primi cittadini

L'emergenza della mancanza di personale sanitario
L'emergenza della mancanza di personale sanitario
di Luella De Ciampis
Venerdì 15 Marzo 2024, 10:30
4 Minuti di Lettura

Si allarga il fronte dei no per quanto attiene la demedicalizzazione delle ambulanze del 118: 14 amministrazioni hanno deliberato in Consiglio comunale contro il provvedimento, mentre Mastella apre uno spiraglio sulla possibilità di convocare la Conferenza dei sindaci.

«Si può anche pensare di discuture sulla demedicalizzazione spiega il sindaco ma non sta a me decidere cosa fare poiché la Conferenza dei sindaci non ha potere decisionale. Nell'incontro con l'Asl, sia i sindaci del Comitato di rappresentanza dell'Asl che le organizzazioni sindacali hanno espresso parere favorevole a una decisione del direttore generale Gennaro Volpe, nata dalla carenza di personale medico che si assottiglierà ulteriormente nel corso dell'anno perché andranno via circa 10 unità. Quella adottata dall'Asl sembra l'unica soluzione possibile ma se poi ci sono idee alternative da proporre, che ben vengano».

Domenico Parisi, nella doppia veste di sindaco di Limatola e presidente Anci, ha accolto di buon grado l'apertura del primo cittadino di Benevento a un incontro con i 78 sindaci del territorio. «Che il sindaco Mastella dice - abbia aperto uno spiraglio sulla Conferenza dei sindaci è, sicuramente un fatto positivo perché è importante sapere cosa hanno da dire sia i primi cittadini, molti dei quali fermamente convinti che si possa evitare una rimodulazione così estrema del 118, che il direttore generale dell'Asl».

Intanto, in tempi diversi, i sindaci di San Lorenzello, Cerreto Sannita, Solopaca, Amorosi, Castelvetere in Val Fortore, Ginestra degli Schiavoni, San Bartolomeo in Galdo, Buonalbergo, San Giorgio La Molara, Cusano Mutri, Pietraroja, Airola, Apice e Morcone hanno già portato in consiglio comunale l'argomento e adottato una delibera in cui evidenziano la contrarietà alla demedicalizzazione delle ambulanze del 118, mentre altre fasce tricolori sono intenzionate a farlo.

Gli ultimi, in ordine cronologico, a deliberare contro la demedicalizzazione delle ambulanze, sono stati il sindaco di Morcone Luigino Ciarlo e il sindaco di Apice Angelo pepe che, peraltro era uno dei componenti del Comitato dei sindaci presenti all'incontro nel corso del quale l'Asl ha illustrato il programma di rimodulazione del servizio di emergenza urgenza. Le 14 amministrazioni che hanno espresso contrarietà alla riorganizzazione del servizio rappresentano 43.000 residenti dell'intera popolazione sannita.

La Conferenza dei sindaci che, se convocata, potrebbe almeno aprire le porte a un confronto tra Asl e territorio, non ha in realtà il potere di ribaltare la situazione in quanto non ha potere decisionale sulla riorganizzazione del 118.

È l'azienda sanitaria locale a stabilire cosa fare e pare che, a questo punto, non ci siano proprio i presupposti affinché torni sui suoi passi perché sta mettendo in atto tutte le attività necessarie a far partire il servizio nel più breve tempo possibile, dotando le ambulanze del sistema di algoritmi necessario a rendere più fluida la comunicazione con la Centrale operativa e le postazioni delle automediche e accelerando su un'ulteriore formazione degli infermieri e degli autisti soccorritori.

Nelle scorse ore, Domenico Raffa e Taddeo Pompeo, nell'ordine segretario generale e coordinatore della sanità privata dell'organizzazione sindacale Fp Cgil hanno incontrato il direttore generale dell'Asl e hanno avanzato la richiesta di conoscere il piano complessivo di riorganizzazione della rete emergenziale, finalizzata anche a elaborare una proposta migliorativa o di ampliamento del capitolato, impiegando maggiori risorse umane e mantenendo, dove sia possibile, la figura del medico a bordo. Anche in questo caso, secondo quanto riferiscono i sindacati, il manager ha mostrato di essere disponibile all'ascolto ma ora il territorio è in attesa di conoscere se nei prossimi giorni sarà accolta qualcuna delle proposte avanzate.

© RIPRODUZIONE RISERVATA