Nessuno è incedibile, al Napoli. Tutti hanno un prezzo la prossima estate, De Laurentiis non alza muri per nessuno dopo gli errori della scorsa estate. In giro, lo si sa, e dunque molti si attrezzano per comprare quello che sembra incomprabile. Per esempio Khicha Kvaratskhelia: in bilico tra il rinnovo a suon di milioni (4 per i prossimi 5 anni) e un addio al prezzo di 100 milioni di euro. È il prezzo (al ribasso) che Aurelio De Laurentiis ha indicato per darlo via. Perché qui non resterà più nessuno con il mal di pancia. Il georgiano vorrebbe prolungare a maggio il suo ingaggio, gli pesa lo stipendio da gregario, poco più di 1,2 milioni a stagione, e i continui rinvii a fine stagione. Ma attenzione, perché dopo il Barcellona anche il Psg ci sta provando: tanto la raccolta di figurine è sterminata sotto la Torre Eiffel. Il ds in pectore Giovanni Manna, ne avrà di gatte da pelare quando entrerà a pieno regime nel mondo di De Laurentiis: Meret deve discutere il suo nuovo contratto, Giuffredi presenterà la lista dei pretendenti a Di Lorenzo e chiederà la valutazione che fa il Napoli (risposta: non meno di 40 milioni di euro), Raspadori e Lobotka non sono indifferenti alle sirene. La vittoria di Monza non cambia le strategie: De Laurentiis indicherà con il dito la porta a chi vuole andare via. Ma sempre al prezzo giusto: non si svende nessuno.
Lo staff
Le conferme sono poche: Meluso (lo cerca pure la Salernitana) lascerà il posto a Manna. E appare blindato il capo scouting, Maurizio Micheli, che ha ancora un altro anno di contratto con il Napoli. D’altronde, continua a girare l’Europa in cerca di nuovi colpacci. E nello staff tecnico, De Laurentiis si è già assicurato la permanenza di Francesco Sinatti, il preparatore atletico che è legato alla Figc da un contratto ma si prepara a discuterne. E Calzona? Il ruolo di vice non gli fa fare salti di gioia. Ieri era ancora nero per il primo tempo con il Monza, la rabbia non era passata nonostante la vittoria. E con poca voglia di pensare a quello che succederà. E allora aspetta: se gli riesce il “miracolo” di portare la squadra in Champions, perché mai De Laurentiis non dovrebbe offrirgli la permanenza come capo-allenatore e non solo come vice. Il ragionamento di De Laurentiis è semplice: riuscire a tenersi stretto Calzona - che ha impegni con la Slovacchia complicati da rompere - che diventa un piano B nel caso di flop del nuovo allenatore prescelto. C’è poco da fare: tutti gli indizi portano a Vincenzo Italiano. Al terzo tentativo, questa volta il matrimonio si farà. Si parla anche di incontri tra De Laurentiis e Commisso per avere il via libera. E la Fiorentina pensa al successore: Gilardino o Palladino. Sarà un grande valzer. E Antonio Conte? A ottobre e poi a gennaio, De Laurentiis ha tentato il tutto per tutto: 8 milioni l’anno e la carta bianca.
La tentazione
La Lazio vuole a tutti i costi Simeone. E nel ballo spunta una clamorosa ipotesi: lo scambio con Immobile. La zia del Cholito sa che l’argentino vuole cambiare aria. E la capitale sembra il posto ideale per rinascere. Immobile guadagna 4 milioni l’anno ed ha altri due anni di contratto con Lotito: l’impressione è che cambierà aria la prossima stagione. E il Napoli, che prima di prendere Osimhen tentò proprio l’assalto al bomber di Torre Annunziata, sta valutando l’opzione. E Osimhen? Alla Filmauro, nella nuova sede di Piazza Venezia, sono in attesa dell’offerta del suo manager. Che ancora non c’è. Il Psg e il Chelsea sono le favorite. L’elenco delle possibili entrate appare sterminato: Hancko e Gimenez del Feyenoord. Ma c’è un asse con il Sassuolo: Pinamonti e Laurientè piacciono e non poco. Non è un mercato semplice: le uscite saranno almeno sette. Lindstrom attende il nuovo allenatore per comprendere i suoi margini di crescita restando al Napoli: 30 milioni di investimento, in ogni caso, non sono semplici da girare in prestito. Gli azzurri colpiti anche dal difensore centrale, dell’Ecuador e del Bayern Leverkusen, il 22enne Piero Hincapié.