L'Avellino non si fida del Sorrento lunedì il derby in notturna

In due mesi 13 i punti conquistati ​dai costieri in cinque gare, due in più dell'Avellino

Un gol del Sorrento
Un gol del Sorrento
di Marco Festa
Venerdì 26 Gennaio 2024, 00:10 - Ultimo agg. 09:19
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Attenti al lupo, ma pure al Sorrento: la squadra più in forma del girone C di Serie C.

Lunedì (ore 20:45) al “Partenio-Lombardi” l’obiettivo sarà comune: confermarsi per superarsi. L’Avellino andrà a caccia dell’ottavo risultato utile consecutivo, il Sorrento del sesto che, oltre a garantire punti pesanti per alimentare le rispettive speranze di promozione diretta e salvezza con accesso agli spareggi promozione, permetterebbero a entrambe di centrare una striscia positiva finora senza precedenti stagionali.

A cavallo tra la vittoria interna sul Potenza, datata 9 ottobre, e quella in trasferta a Brindisi, del 12 novembre, i lupi hanno fatto registrare uno score complessivo di un pareggio e sei successi (di cui cinque di fila) per un totale di 19 punti. Proprio in trasferta contro il Brindisi, dopo averne vinte tre e pareggiate due, i rossoneri sono invece scivolati prima di ripartire e di ripetersi facendo addirittura meglio: irruzione in zona playoff con quattro acuti nelle ultime cinque uscite, in cui non hanno mai perso; percorso netto nelle ultime tre gare.

Così si sono issati al comando solitario della classifica ridotta al rendimento nelle ultime cinque giornate: 13 punti, 2 di vantaggio sull’Avellino; 3 su Crotone, Potenza, Audace Cerignola e Benevento; 4 sulla capolista Juve Stabia. Non inganni, dunque, l’ottavo posto del Sorrento.

I più distratti non si aspettino una passeggiata di salute e non solo perché nella sua tana il lupo non ulula di gioia dall’ormai lontano 25 ottobre: tre mesi pieni da ieri. Eppure, proprio la mentalità vincente del Sorrento di Maiuri sembra aprire un varco alla speranza e chissà, magari, anche in difesa: almeno sulla carta, non c’è da attendersi l’atteggiamento totalmente rinunciatario adottato dalla maggior parte delle rivali di scena in Irpinia. Un approccio legittimo, sintomatico della consapevolezza della forza dell’Avellino da parte di chi l’affronta, ma allo stesso tempo una variabile che ha aumentato sistematicamente il coefficiente di difficoltà per perforare le retroguardie dei dirimpettai di turno, a differenza di quanto accade lontano dalle mura amiche. Si vedrà.

Di certo, il Sorrento non avrebbe conquistato dieci risultati utili nelle ultime undici partite, portandosi a +6 dalla zona playout dopo un avvio con tante difficoltà da neo-promosso, se non fosse il tipo di realtà che è: ovvero, un gruppo che non disdegna di sciorinare un calcio votato alla fase offensiva con un 4-3-3 e principi di gioco di stampo zemaniano pur concedendo poco agli attacchi.

Lo certificano le sole 3 reti incassate nelle ultime cinque sfide. Proprio come l’Avellino che, però, ha realizzato 3 gol in più. Non resta, seppur sia più facile a dirsi che a farsi, che giocare una partita che può e deve essere un nuovo spartiacque positivo a distanza di un girone: a Potenza, il 21 settembre, Tito firmò il primo successo dell’Avellino targato Pazienza rompendo l’incantesimo di un avvio di campionato stregato.

Ora come allora, Avellino-Sorrento ha i connotati di un match in grado di spostare gli equilibri generali: superati i costieri, l’Avellino tornò a vincere al Partenio, contro il Monopoli e iniziò la sua scalata: segno del destino? Chissà. Se il trend del Sorrento (uno stop dopo cinque turni) si rivelerà ciclico, contribuendo a una serie di incastri formato congiunzioni astrali, l’Avellino, che è in pista di rullaggio, decollerebbe verso la prossima meta: colmare definitivamente il gap dalla Juve Stabia risolvendo l’unico vero problema che resta, ossia imporre il fattore campo abbinandolo al rimo da schiacciasassi che è stato abbondantemente consolidato in trasferta.

Tra il dire e il fare c’è un’altra prima della classe da dover battere ed è il Sorrento, che tra il 18 dicembre e il 21 gennaio ha marciato a un passo che nessuno è riuscito a tenere e che proverà a mantenere in un derby forse mai così importante. Seconda contro prima: il leit motiv per l’Avellino è costante.

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