Posillipo-Check up Rari Nantes Salerno 9-11, Gara 1 di semifinale playout va agli ospiti

Ai giallorossi di Christian Presciutti il primo round

La grinta di capitan Paride Saccoia
La grinta di capitan Paride Saccoia
di Diego Scarpitti
Mercoledì 1 Maggio 2024, 23:14 - Ultimo agg. 2 Maggio, 09:03
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«Dobbiamo reagire. Mi assumo tutte le responsabilità, sono il tecnico e ho le spalle abbastanza larghe». Così Pino Porzio al termine di gara 1 semifinale playout. Passa a condurre la sfida salvezza la Check up Rari Nantes Salerno, che si aggiudica il derby campano, battendo il Posillipo 9-11 (2-3, 2-3, 4-2, 1-3).

1° maggio clorato. Per essere un giorno di festa piscina Scandone piena. C'è il vicepresidente sportivo Maurizio Marinella accanto al presidente Aldo Campagnola, presente anche il vicepresidente amministrativo Filippo Smaldone. Immancabile il bandierone rossoverde a sventolare nell’impianto di Fuorigrotta con l’assordante tamburo della Torcida.

 

Cronaca. Dopo 31 secondi Mattia Rocchino guadagna un rigore trasformato dal mancino Nicola Cuccovillo, ex della gara (1-0). Roberto Spinelli annulla la prima superiorità numerica, stoppando la conclusione del croato Ivan Vrbnjak. Pareggia Daniel Presciutti in controfuga (1-1), dopo che i rossoverdi non sfruttano una azione con l'uomo in più. Nel giorno del suo 31esimo compleanno Gabriele Vassallo dice no a Paride Saccoia e a Giuliano Mattiello. Si riscatta, però, il centrovasca di Fuorigrotta, mettendo dentro il 2-1 con un tiro angolato. Segue la conclusione no look del napoletano Zeno Bertoli (altro ex dell’incontro) per l'immediato pareggio (2-2). A 1'41" Vassallo blocca il serbo Filip Radojevic. La prima frazione fila via con la beduina di Donato Pica a 1'13” e si fa sentire il pubblico giallorosso per il sorpasso (2-3). Ci prova a 2 secondi anche Andrea Fortunato.

E proprio il centrovasca salernitano classe 2001 griffa una bella girata in avvio del secondo tempo (20”): +2 per gli ospiti (2-4). Vassallo subito reattivo. Tra gli applausi l’alzo e tiro di Mattiello (3-4). Fuori bersaglio, invece, il tentativo del capitano rossoverde per il possibile aggancio. Tenta la palombella il plurititolato mancino Valentino Gallo, ma non si lascia sorprendere il salernitano Spinelli. Nell'occasione successiva il numero 8 siciliano infila il 3-5. Di prepotenza Agostino Somma alla metà esatta della seconda frazione timbra il cartellino (4-5). Palo di Mattiello e Vassallo chiude i varchi nel duello a distanza tra calottine rosse numero 13. Nel pozzetto finisce Ernesto Serino e il croato Antun Goreta firma il 4-6 a 2'03". Si riscopre ermetica la difesa rarinantina. Traversa di Radojevic, spreca malamente Vrbnjak.

Nel terzo tempo Rocchino sciupa la prima superiorità, provvede Radojevic a portare i suoi sul -1 (5-6). Da applausi la controfuga vincente di Saccoia, che si lascia andare alla sua consueta esultanza: ruggito del leader e pugno destro al cielo (6-6). I padroni di casa prendono le misure in difesa. Traversa di Rocchino e tiro di poco fuori del 12 partenopeo. Sul primo palo Cuccovillo beffa Vassallo: 7-6 a 3'24" dallo scadere. Viene assegnato un penalty per i giallorossi a 3'10": 7-7 a cura di Gallo. Chiama timeout Porzio (2'01"): Cuccovillo ne approfitta per l’8-7 (1'47"). Attacca la formazione di Presciutti, ma la retroguardia napoletana smorza le sortite avversarie. Fuori misura Marko Tubic (29") e arriva il diagonale preciso di Goreta (in superiorità) a fil di sirena (8-8).

Si decide tutto nel quarto periodo. «A tutta birra», sembra dire Porzio ai suoi per caricarli, mentre Presciutti si avvale della lavagnetta per disegnare schemi da eseguire in acqua. Spinelli subito reattivo dopo 31 secondi. Pesca il jolly Serino: una magia del numero 14 (9-8) a 6'58" dal gong sorprende gli astanti. Inevitabile timeout di Presciutti (6'37"), ma Spinelli si esalta. Pugno destro al cielo anche per Daniel Presciutti: palla in buca d'angolo (9-9 a 5'04"). Lorenzo Briganti affretta il tiro e viene murato (superiorità sciupata), analoga sorte tocca a Daniel Gallozzi (con Saccoia ai box). Timeout Porzio (3'53") sull'espulsione definitiva di Bertoli: base del palo sul tiro centrale di Somma. Fortunato dolcemente buca la difesa posillipina 9-10 (3'02"). Con l’uomo in meno, Vassallo salva su Cuccovillo e Saccoia sbaglia la mira. Donato Pica infiamma i suoi: 9-11 (1'58"). Ancora Vassallo su Radojevic. Fortunato si libera, ma colpisce la parte bassa della traversa. Vassallo si oppone a Briganti ed esulta definitivamente il pubblico salernitano.

Fronte rossoverde. «E' stata una partita molto equilibrata, come prevedibile», dichiara Porzio. «I giallorossi sono andati in vantaggio, noi siamo stati bravi a recuperare e ad andare avanti. Nel momento in cui potevamo creare il divario, abbiamo sbagliato molte conclusioni», dice l’allenatore rossoverde. «Pesano enormemente quei tre gol presi dal centro, che nell’economia della partita hanno fatto la differenza», osserva il coach napoletano. «Ci è mancata la cattiveria in difesa. Non si possono concedere questo tipo di gol da parte di atleti con una grande forza fisica in una partita così equilibrata», asserisce Porzio. «A Salerno ci aspetta una partita di grande tensione, capitan Michele Luongo e compagni avranno l'occasione di chiudere, ma la serie non è finita qua», assicura l’oro olimpico a Barcellona 1992. «Vorrei che riuscissimo ad esprimerci al massimo in tutte le circostanze. Non è una attenuante l'espulsione di Mattiello nel terzo quarto, che ci ha penalizzato: da quel momento abbiamo dovuto cambiare difesa e abbiamo subìto qualcosa», conclude il tecnico del Posillipo (nelle foto di Pier Paolo Capano).

Versante giallorosso. «Sapevamo di affrontare una grande squadra. La serie dei playout è imprevedibile», avverte Christian Presciutti. «Abbiamo finito il primo tempo, ma non è deciso ancora nulla». Prova a tenere i suoi con i piedi per terra. «Sono convinto che alla Simone Vitale sarà ancora più difficile, poiché è una battaglia tra due squadre che si conoscono: è un derby ed entrambe hanno ottimi giocatori. Sarà una battaglia», avverte il mister rarinantino. «A noi il primo round», riferisce sorridendo. «Prepariamoci per la seconda battaglia, perché sarà veramente importante», argomenta. «Puntiamo all’obiettivo salvezza e cercheremo in tutti i modi di centrarlo. Faremo la nostra partita e tenteremo di chiuderla tra le mura amiche», auspica fiducioso. «Conta relativamente il fattore campo in queste sfide. Pensiamo a cosa migliorare per fare un’altra battaglia contro una grande squadra», avverte la guida giallorossa, impressionato dalla cornice di pubblico. «Una bella pallanuoto per la Scandone piena così: peccato si trattasse di un playout, sarebbe stato meglio un playoff», chiosa Presciutti.

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