Paolo Belli, tour a teatro in Campania: «Qui la gente mi vuole bene»

«Si ride tanto, ma c'è anche qualche momento di riflessione»

Paolo Belli
Paolo Belli
di Maria Francesca Troisi
Martedì 20 Febbraio 2024, 12:53 - Ultimo agg. 13:35
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Archiviata un'altra stagione di successi a “Ballando con le stelle”, l'antidivo Paolo Belli ha ripreso il giro d'Italia con il suo spettacolo teatrale, “Pur di far Commedia”. Evoluzione naturale di “Pur di fare Musica”, messinscena che ha riscosso il gradimento della critica e del pubblico nelle stagioni precedenti, e che vede l’artista raccontare le mille peripezie e colpi di scena vissuti in 35 anni di carriera.

Fra provini esilaranti, musicisti strambi ma geniali e momenti di riflessione, il cantautore-showman ci porta alla scoperta del suo mondo con tre appuntamenti nel circuito campano, dal 20 al 24 febbraio.

Gli spettacoli si terranno al Cinema Teatro di Eboli (questa sera), al Teatro Lendi di Sant'Arpino (dal 21 al 23 febbraio) e al Teatro Italia di Acerra (24 febbraio). «Le date campane sono come il test d'ingresso all'università del teatro», ammette lui...

Belli, descriva questo spettacolo a chi vuole venire a vederlo.
«È uno spettacolo divertente, nato per gioco (ha debuttato nel 2022), scritto con Alberto Di Risio (autore di Celentano, Fiorello, Panariello). In sostanza è la mia storia, e quella dei miei musicisti (è accompagnato da sette musicisti/attori), e ha riscosso un riconoscimento talmente inaspettato che torniamo a proporlo. Raccontiamo l'intero percorso di chi sale sul palco: dai provini alla tournée, tra mille incontri, equivoci e curiosità, il tutto condito da momenti musicali». 

Racconta anche le incertezze di questo mestiere, quando la chiamata non arriva e non sai come pagare le bollette a fine mese...
«Mi commuove questa annotazione. Lo spettacolo è molto divertente, si ride tanto, ma c'è anche questo momento di riflessione. Quel telefono che non squilla più io l'ho vissuto. Mi sono dovuto rimboccare le maniche, ma se si studia, si lavora bene, si trova sempre il modo di risalire».

Torna in Campania (stasera a Eboli): l'accoglienza com'è?
«Meravigliosa, la gente mi vuole proprio bene. C'è un solo problema: mi fate mangiare troppo. Ieri avevo un giorno di pausa, ho preso la bici e da Salerno sono arrivati in costiera; al ritorno, a Maiori, mi sono fermato per mangiare qualcosa: altro che qualcosa, continuavano a portarmi piatti da assaggiare e non hanno voluto farmi pagare. Ecco, voi campani siete molto simili a noi romagnoli: divertenti, solari, generosi. Quando sono qui mi sento a casa».

Ormai con Milly Carlucci forma una coppia di fatto, l'ha candidata anche alla conduzione del Festival di Sanremo. Lei si vedrebbe alla direzione d'orchestra? 
«Lavoriamo insieme da 18 anni (a “Ballando con le stelle”), e so che è una professionista attenta e meticolosa e che conosce il linguaggio Rai1. Quindi è una candidata perfetta. Questo è solo il mio pensiero, e lo direi anche di Carlo Conti e Antonella Clerici». 

Tutti e 3 insieme, no? 
«Magari, spero che la Rai scelga in questa direzione! Per quanto mi riguarda, sono concentrato sul tour, poi chissà, se arriverà altro, valuteremo».

Il suo cuore bianconero (juventino) che dice di Salernitana e Napoli?
«Lo scorso anno ero felice dello scudetto del Napoli... quest'anno le cose vanno meno bene, anche per noi, bisogna ripartire, con lavoro e serietà. E se retrocessione deve essere, parlando di Salernitana, che si pensi al futuro con l'intento di ritornare più forti che mai».

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