Il re del rap de noantri ha fatto la sua mossa: «Era ora che l'hip hop italiano avesse un suo festival. Dopo i palazzetti dell'anno scorso non sapevo come tornare sul palco: cercavo una nuova sfida. L'ho trovata, unendo Nord e Sud, Milano e Napoli, le due capitali di questo suono, di questa cultura». Marracash lancia così «Armageddon», titolo ripreso da una sua canzone, «pensando più alla ricostruzione che al giudizio finale però, come dimostrano i manifesti, con tanto di gru e lavori in corso», spiega Paola Zukar, sua manager e «dea» ex machina del rap nostrano.
Appuntamento il 23 settembre a Milano all'ippodromo Snai La Maura (l'anno scorso ci ha suonato Vasco Rossi, capienza 80.000 persone, più di San Siro, 50.000 biglietti già venduti), e il 30 settembre a Napoli, all'ippodromo di Agnano (qui la prevendita è a 20.000).
Annunciate, per ora, le teste di serie: Salmo, Fabri Fibra, Shiva e Paki (from Secondigliano) per la prima data; Lazza, il genius loci Geolier, di nuovo from Secondigliano, Madame e Marra e Guè alle prese con le canzoni di «Santeria» il menù del bis partenopeo.
«Ci saranno treni speciali, bus, altri artisti ed emergenti.
In rap signo vinces, insomma: «Sarebbe bello se Marrageddon potesse prendere piede, diventare un appuntamento fisso, un giorno sbarcare anche nella mia Sicilia. Per ora siamo nella capitale degli eventi e nella capitale della musica: la scena rappresentata da Geolier è fiorentissima, è esplosa di nuovo».
Qualche no incassato? «Sì, c'era chi era in tour per i fatti suoi, chi doveva chiudere o seguire il suo disco, cose normali. Io ho chiamato i miei amici di sempre, come Fabri e Guè, i numeri uno come Salmo, le star del momento come Lazza e Geolier, Madame che mi piace molto... Ci conosciamo un po' tutti, è bello avere un posto dove ritrovarsi solo in nome della nostra musica: è un festival rap e solo rap, senza ibridazioni con altri generi». Che, poi, vuol dire: «Niente elettronica o pop». Nemmeno la sua ex Elodie: «I rapporti sono buoni, ma questo è un festival rap».
Il conto alla rovescia sarà scandito da annunci per completare il cast e «singoli, anche collaborazioni, anche con quelli del Marrageddon». E se, dopo questa prova, lo chiamassero come direttore artistico di Sanremo? «Parliamo di fantascienza? All'Ariston, però, Amadeus mi voleva già quest'anno. La gara non fa per me, come ospite si può fare».