Salerno, meno studenti e prof in esubero: il prossimo anno si perderanno 179 cattedre

In provincia di Salerno 179 prof di ruolo costretti a presentare domanda altrove e cambiare scuola per mancanza di studenti

Prof pronti emigrare
Prof pronti emigrare
di Gianluca Sollazzo
Sabato 20 Aprile 2024, 06:20 - Ultimo agg. 08:09
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Meno iscritti e più docenti in esubero mettono in allarme la scuola alla vigilia del prossimo anno scolastico. Il calo demografico che non accenna a fermarsi fa lievitare il numero dei posti che si perdono. Stando a quanto trapela dalle organizzazioni sindacali locali sulla base delle informative dell’Ufficio scolastico regionale, sono 179 i docenti di ruolo salernitani che hanno perso la sede di titolarità per via della contrazione delle presenze degli alunni in organico di diritto.

Accade alla vigilia del prossimo anno scolastico che segnerà il tonfo più grave, mai registrato negli ultimi dieci anni, di alunni iscritti.

I numeri

Saranno 2.830 le presenze di alunni in meno da settembre 2024, mentre a settembre 2023 le iscrizioni erano in flessione di 2.800 unità.

Ecco 179 prof perdenti sede di servizio che dovranno produrre domanda di trasferimento per trovare una nuova scuola dal prossimo anno. Quando in una scuola si registra una diminuzione degli alunni rispetto all’anno scolastico precedente, il dirigente scolastico deve constatare le conseguenze che si ripercuotono sull’organico dell’istituto: alla contrazione delle classi corrisponde, infatti, una contrazione del personale docente.

Per individuare i docenti soprannumerari si ricorre alle graduatorie interne stilate in base al punteggio derivante dall’anzianità di servizio, dalle esigenze di famiglia e dai titoli posseduti da ognuno. Si diventa soprannumerari quando nella scuola di titolarità non si riesce a formare una cattedra piena. Dei 179 insegnanti perdenti posto, 45 si registrano alla scuola dell’infanzia, 22 alla scuola primaria, 40 alle scuole medie, 72 alle scuole superiori. 


Le voci

«La scorsa settimana le scuole della provincia di Salerno hanno ricevuto i dati relativi ai propri organici docenti – fa sapere Susy Parrillo, referente territoriale Uil scuola Salerno - Nonostante l'impegno dell'Ambito Territoriale di Salerno, che ha lavorato per contenere il più possibile il numero dei perdenti posto, il calo della natalità e il processo di dimensionamento hanno prodotto inevitabili e fisiologici tagli». Tagli che si traducono in docenti di ruolo costretti a fare domanda di mobilità.

«Così, docenti di posto comune e di sostegno, di ogni ordine e grado, sono stati chiamati a produrre in poche ore domanda di trasferimento – aggiunge Parrillo - le nostre sedi hanno accolto e assistito personale per lo più smarrito, perché alcuni colti alla sprovvista. Evidente la loro ansia e preoccupazione di fronte all'incertezza sulla futura sede di servizio. L'attesa sarà lunga: il 27 maggio si conosceranno gli esiti e ci si augura che trovino sedi meno disagiate possibili». Numeri drammatici forniti anche dalla Cisl scuola Salerno. A fronte di un decremento di alunni nella provincia di Salerno di 2.830 rispetto allo scorso anno, almeno i posti di organico sono invariati. Da settembre avremo 13.288 cattedre di ruolo in provincia.

«Come ogni anno la distribuzione dei posti è stata effettuata tenendo presente le reali esigenze delle istituzioni scolastiche, con conseguente situazione di esubero in talune scuole - dichiara Enzo Pastore, segretario Cisl scuola - e precisamente 45 docenti di scuola dell'infanzia, 22 di scuola primaria, 40 di scuola secondaria di primo grado e 72 di scuola secondaria di secondo grado.

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La situazione preoccupa per gli organici futuri che, con i parametri attuali, subiranno forti tagli di posti, riducendo le possibilità di trasferimento di rientro di personale docente titolari in altre province. Allo stesso temposi avrà una ricaduta negativa sulle nuove assunzioni. Tutto ciò potrebbe essere mitigato con il possibile ampliamento del tempo scuola, specie nella scuola primaria per il tempo pieno e nella scuola secondaria di primo grado, l'estensione dell' insegnamento dello strumento musicale e nelle scuole secondarie di secondo grado dell'ampliamento dell'offerta formativa per i Licei Musicali».

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