Salerno, migranti: ospitalità ok secondo il report Action Aid Openpolis: aumentano le presenze e le strutture

Secondo il report è merito dei piccoli Comuni, a Bellosguardo il record dei numeri: 7 strutture, 123 stranieri ogni 1000 abitanti

Migranti in arrivo al porto di Salerno
Migranti in arrivo al porto di Salerno
di Alessandro Mazzaro
Martedì 19 Marzo 2024, 06:50 - Ultimo agg. 11:09
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Un territorio promosso con riserva ma che non sfigura nel panorama generale. È questa la fotografia del sistema dell’accoglienza nella provincia di Salerno fornita dal report «Centri d’Italia» realizzato da Openpolis ed Action Aid. Rispetto al titolo del dossier («Un fallimento annunciato»), quello che emerge dall’area salernitana è una gestione che, seppur con una serie di criticità da risolvere, riesce a mantenere un buon livello di efficienza. A dirlo sono i numeri al 31 dicembre 2022, gli unici al momento realmente consolidati ed attendibili.

I DATI

Nel 2022 si è registrato un aumento del 55% dei posti, passati dai 1.401 del 2021 a 2.176. L’incremento ha interessato in particolare i posti nei Centri di Accoglienza Straordinari (Cas), +72%, ed in misura minore il Sistema di Accoglienza e Integrazione (Sai, ex Sprar) con un +44,4% rispetto all’anno precedente. In tali strutture sono state ospitate 1.668 persone, il 64,5% in più del 2021, quando furono 1.014 i migranti registrati. Il numero maggiore si è ritrovato nei Centri di Accoglienza Straordinari: 926 in tutto, +100% rispetto al 2021. Nei Sai, invece, sono state ospitate 742 persone, 34,18% in più del 2021. Sempre nel 2022 il costo procapite, secondo l’accordo stipulato fra prefettura ed ente gestore dei centri di accoglienza, è stato di 29 euro al giorno, cinque euro in più rispetto al 2021. Un aumento legato alla crescita del numero dei migranti ospitati. Il dato più positivo è rappresentato dai Sai, pensati per l’approdo di persone titolari e richiedenti protezione, che ad oggi in provincia di Salerno sono 102 a fronte di 9 Centri di Accoglienza Straordinaria. Un rapporto completamente ribaltato rispetto ad altri territori, in cui a prevalere sono i Cas (a Gorizia, Como ed Oristano parliamo del 100%), che nelle intenzioni rappresentano solo una struttura temporanea nel caso via sia indisponibilità di posti nel circuito ordinario. Questo è frutto di una rete importante di strutture di micro accoglienza che vedono protagonisti soprattutto i piccoli Comuni delle aree interne. È qui, infatti, che si registrano i numeri più alti di presenze rispetto agli abitanti.

I COMUNI

A guidare la classifica è Bellosguardo con sette strutture ed una media 123 presenze ogni mille abitanti, seguito da Roscigno con 35,6 presenze ogni mille abitanti. Al terzo posto Centola, con 29,3 presenze ogni mille abitanti. A chiudere la top ten Padula (23 ogni mille), Ottati (21,8 ogni mille), Atena Lucana (18 ogni mille), San Pietro al Tanagro (11,6 ogni mille), Ogliastro Cilento (11,6 ogni mille), Piaggine (11,3 ogni mille) e Torre Orsaia (9,2 ogni mille). La conferma che, al netto del ridotto numero di abitanti, sono i piccoli centri ad attuare un’accoglienza reale e compiuta. Ma c’è molta strada ancora da fare: i Comuni coinvolti nella rete di accoglienza, infatti, sono appena il 30% del totale. Un dato non da poco: «Analizzare il numero di Comuni coinvolti – si legge nel report - generalmente aiuta a comprendere quanto l’accoglienza sia diffusa all’interno di una provincia e quindi a valutare l’impatto sul territorio». Dall’altra parte della classifica troviamo invece Salerno con 0,2 presenze ogni mille abitanti, Pontecagnano Faiano (2 ogni mille), Bracigliano (2,2 ogni mille), Fisciano (2,3 ogni mille), Baronissi (2,7 ogni mille), Eboli (2,8 ogni mille), Oliveto Citra (3,2 ogni mille), Novi Velia (3,5 ogni mille), Castel San Lorenzo (3,5 ogni mille) e poi Santa Marina e Capaccio Paestum a pari merito (4,1 ogni mille).

Sul fronte delle strutture, manco a dirlo, le più grandi sono tutte inquadrate come Centri di Accoglienza Straordinaria. A fare la parte del leone è «Ro do» a Battipaglia, con 298 posti disponibili e 287 presenze registrate. Al secondo posto il «Residence L’Oasi» di Centola con 148 posti. E ancora: «Villa Lina» a Sarno con 98 posti, il «Villaggio el Pueblo» di Capaccio Paestum con 96, «Idea 2 Hotel Mary» di Campagna con 76, «Magyc» ad Eboli con 72 «Ametista» a Campagna con 5, «Hotel Fluminia» a Sarno con 54. Un quadro tutto sommato positivo, dunque, che potrebbe peggiorare quando saranno resi noti i dati 2023 e 2024, in cui si è registrata da parte del Governo Meloni ad una «iperproduzione di normative che hanno alterato il senso delle norme nella direzione di una contrazione sempre maggiore dei diritti delle persone migranti e di uno svilimento del diritto d’asilo».