EcoAmbiente: gara per percolato
e fanghi, ma dubbi sulle quantità

Percolato, fanghi e soluzioni acquose per 18 mila tonnellate l’anno. È l’affidamento che EcoAmbiente, la società provinciale che gestisce lo Stir e numerosi altri impianti del salernitano, ha previsto nell’indagine di mercato avviata questa settimana.

Dopo un’altra indagine, quella relativa al monitoraggio ambientale dello Stir e dei siti di stoccaggio gestiti dalla partecipata provinciale, adesso è la volta del percolato e dei fanghi. In tutto sono sette gli impianti interessanti dall’affidamento: l’impianto di trattamento meccanico e biologico e di stoccaggio della frazione secca, presso lo Stir di Battipaglia; le discariche di Campagna, in località Basso dell’Olmo, Montecorvino Pugliano, a Parapoti, Giffoni Valle Piana, in località Sardone, e Serre, sia per quanto riguarda l’impianto di Macchia Soprana sia per lo stoccaggio della frazione secca di Persano.

L’appalto prevede il prelievo, il trasporto, il conferimento e lo smaltimento di circa 18 mila tonnellate di rifiuti liquidi per dodici mesi. In particolare, circa 13 mila tonnellate sono di percolato, 10 tonnellate di fanghi e 366 tonnellate di soluzioni acquose. Effettivamente, sommando le quantità dei singoli impianti, non si raggiunge le 18 mila tonnellate previste dall’indagine, ma si ferma a 13.466 tonnellate.

Il conferimento, comunque, avverrà presso uno degli impianti di Cgs, il consorzio di proprietà dell’Asi, a Buccino, Palomonte, Oliveto Citra o Contursi. A base d’asta, EcoAmbiente ha previsto una spesa di 198 mila euro, rimodulata in base al ribasso delle offerte, che devono giungere alla società entro il 27 marzo prossimo.

Intanto, sempre EcoAmbiente ha affidato il servizio di trasporto di rifiuti misti prodotti dal trattamento meccanico dei rifiuti. Infatti, l’affidamento della durata di dodici mesi riguarda l’impianto Tmb di Battipaglia, l’ex Stir. In tutto sono state quattro le società partecipanti alla gara, ma ad aggiudicarsela è stata la Ad Logistica srl con un’offerta di 1 milioni e 21 mila euro, pari a un ribasso del 26% rispetto alla base d’asta.