Napoli, all’Auditorium Novecento arriva Iuliano tra indie, elettronica e folk

L'artista napoletano proporrà in anteprima anche alcuni titoli del suo prossimo album dal titolo The place

Iuliano
Iuliano
di Enrica Buongiorno
Lunedì 15 Gennaio 2024, 11:08
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Una sperimentazione musicale tra indie, elettronica e folk. Iuliano, pseudonimo di Mauro Iuliano, napoletano emigrato fra la Thailandia e Boston si esibirà con la sua band all’Auditorium Novecento a Napoli, venerdì 19 gennaio dalle 22. In scaletta brani dal suo precedente album, The Hidden Root (2018) che ha ricevuto la nomination agli Independent Music Awards di New York, ma l'artista proporrà anche in anteprima i titoli del prossimo album, The Place.

«Stavolta desidero veramente raccontare la genesi e la natura di queste canzoni che verranno pubblicate ufficialmente in primavera e che ovviamente pulsano tutte in lingua inglese.

Il concerto viene affiancato da una lunga serie di proiezioni che intendono approfondire il contenuto surreale-onirico della performance. È strano sentirmi un emigrato al cubo: lo sono quando vivo fuori dall’Italia e lo sono quando ripasso qui a Napoli – spiega l’artista – perché la mia musica nasce e cresce piuttosto lontano dal Vesuvio. Quest’anima vulcanica, tuttavia, avrà riverberi nel concerto perché tutti i pezzi saranno suonati e ampliati fino a ottenere improvvisazioni collettive. Non si tratta di assoli quanto di dilatazioni che non cancellano la forma-canzone del brano».

«Il mio desiderio profondo – sostiene Iuliano – è che questo concerto possa aiutarmi a essere “riconosciuto” nella mia città, a casa mia. Non mi bastano più le approvazioni americane, alla lunga diventa frustrante. Vorrei dimostrare che si può fare musica di sapore internazionale anche da qui nel golfo e l’Auditorium Novecento è il posto perfetto». Al fianco di Iuliano (canto e tastiere), l’audience troverà Marco Balestrieri (chitarre), Luca Stefanelli (basso), Jonathan Maurano  (batteria) e Armando Marassi (cori) per l’esecuzione di “Not A Sound”, “Who Knows”, “Cinderella”, “Uranos or Mars” e “On the Radio”.

In attesa del prossimo disco, Iuliano aggiunge: «Ogni album, in quanto tale, è diverso dal precedente. “The Place” rappresenta il mio primo lavoro collaborativo. Fino ad ora ho sempre fatto tutto da solista; componendo il terzo album ho voluto misurarmi con altre personalità di particolare spessore della musica alternativa italiana. Fra gli altri, Livio Magnini dei Bluvertigo e Marco De Falco (Kokoro) con risultati estremamente affascinanti. Di recente, ho acquistato un quadro di Giovanni Filippo Criscuolo: in quel dipinto ho percepito la rappresentazione visuale delle sonorità del mio nuovo disco. La mia ricerca si dirige verso una musica sempre più minimale dove la simbiosi tra organico e elettronico sia sempre meno percepibile. Probabilmente è questa la motivazione per cui 18 anni fa ho deciso di vivere in Thailandia. È difficile raccontare in poche parole l’attrattiva che quella terra può esercitare. Vivo a Bangkok (escludendo una parentesi di 4 anni in Malesia) ormai dal 2006».

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