Napoli, Viviana del Naja presenta «Madeira by Gianadesign» allo studio Keller Architettura

Madeira è un’idea visionaria dell'architetta napoletana che crea un legame tra presente, passato e futuro

L’architetta e designer Viviana del Naja
L’architetta e designer Viviana del Naja
Giovedì 16 Maggio 2024, 12:33
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Madeira by Gianadesign”, presentato allo studio Keller architettura, è un prodotto esperienziale ideato dall’architetta e designer Viviana del Naja. Un prototipo nato in falegnameria nella scia della tradizione della boiserie della Francia del XVII secolo. Madeira più che un prodotto è un progetto, un nuovo modo di abitare lo spazio, un concept perché si parla di innovazione nella tradizione.

È un progetto rivolto a chi vuole vivere il proprio spazio attraverso l’esperienza visiva e il benessere percettivo con l’aiuto di elementi materici e naturali e senza alcun supporto tecnologico che si può inserire un po’ ovunque in casa e customizzare con il colore a propria scelta.

Il progetto ha l’obiettivo di semplificazione del processo sul legno e di sperimentazione su diversi materiali come ceramica e lamiera: l’opportunità di far migrare il progetto da un materiale a un altro per condurre una ricerca sui linguaggi che si sviluppano nel rapporto uomo materia.

Madeira, inoltre, è un prodotto etico perché nella filiera artigianale locale a km zero. Salvaguardia un mestiere antico ma da un fascino spettacolare, un pannello con continua possibilità di adattamento e quindi la possibilità di riutilizzo in diversi ambienti, realizzato in Mdf, materiale proveniente da legno riciclato o grezzo. Per quanto riguarda i metodi di lavorazione nasce in falegnameria dal confronto sul progetto e sulla laccatura, sulla sua semplificazione e sul montaggio per concretizzare le idee a livello tecnico. Il processo prevede la lavorazione della forma dei pannelli e successivamente la loro laccatura da un lato e dall’altro, intervallata da tempi di attesa per asciugatura in trattamento.

Gianadesign è un progetto che nasce dall’applicazione della teoria scientifica del colore unita alla percezione visiva intesa come ricerca del benessere ed è facile immaginare che il nome derivi dalla divinità latina Giano bifronte raffigurato con due volti uno speculare all’altro la cui essenza rappresenta il cambiamento e la transizione da uno stato a un altro dell’essere, dal passato al futuro e l’abbinamento di due colori a contrasto e l’utilizzo della tecnica geometrica dell’anamorfosi comporta una dinamicità nell’attraversare l’ambiente in cui è utilizzata e stimola la partecipazione dell’utente che da passiva diventa attiva.

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Per comprendere appieno il valore di Madeira però occorre considerare anche la sua terza faccia, quella frontale che rappresenta il momento presente, fra il passato che non è più e il futuro che non è ancora. Madeira è un’idea di grande visionarietà di Viviana del Naja architetta e designer napoletana che affonda le proprie ricerche nello studio dei materiali della cultura araba marocchina, i suoi pattern tipici, il rapporto soprattutto fra materia e luce e poi l’approfondimento sugli azulejos portoghesi.

Viviana del Naja ha avuto la possibilità in Marocco di studiare le geometrie dei pieni e dei vuoti della meraviglia, un elemento tipico che filtra la luce e produce raffrescamento e poi il grande incontro con Álvaro Siza l’architetto portoghese tra i più importanti al mondo che fra altro ha realizzato la nuova piazza Municipio proprio a Napoli con cui del Naja ha approfondito l’aspetto della luce e dell’ombra in architettura e della percezione di tutto questo. Da qui la nascita di questo progetto che ha consentito anche la trasformazione dello studio di architettura di cui è fondatrice in una società.

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