«I continui dissesti che si stanno verificando, da un mese a questa parte, nel quartiere Vomero, il primo in via Solimena, il secondo in via Morghen, poi in via Kerbaker e per ultimo, almeno per il momento, in via Bonito, dove si un nuovo preoccupante avvallamento, che, in attesa delle necessarie verifiche, è stato al momento transennato, rappresentano l'ennesima ripetizione di un film che a Napoli, e sulla collina vomerese in particolare, si è già visto più volte, senza che i problemi a monte di questi eventi, che, per mera fortuna, non si trasformano in tragedie, vengano risolti». Esordisce Gennaro Capodanno, ingegnere, presidente del Comitato Valori collinari, che sta seguendo da vicino l'evolversi degli eventi giorno per giorno.
«Ricordo, solo per esemplificare - puntualizza Capodanno -, quando accadde in via Orsi a metà ottobre del 2022.
«A risentire - sottolinea Capodanno - sono anche le attività commerciali, i cui incassi si sono fortemente ridotti. Ma l'aspetto da focalizzare prioritariamente è: cosa fare per prevenire questi eventi, anche per evitare tragedie, con possibile perdita di vite umane? La strada da seguire è semplice - suggerisce Capodanno -. Si tratta, in immediato, di effettuare il monitoraggio di tutte le strade del quartiere collinare attraverso il georadar, una tecnica rapida e non invasiva che, nel sottoporre a una sorta di radiografia il sottosuolo, individua, tra l'altro, eventuali rotture dello scheletro, costituito dalle condotte idriche e fognarie presenti. Un tecnica già adottata altrove con ottimi risultati, peraltro con costi contenuti».