Pasqua a Napoli tra musei, food e riti religiosi: «La cultura a portata di tutti»

L'orgoglio del ministro Sangiuliano: «Luoghi d'arte sempre aperti, è finita l'epoca delle chiusure»

Musei, food e riti religiosi Napoli invasa dai turisti: «Cultura a portata di tutti»
Musei, food e riti religiosi Napoli invasa dai turisti: «Cultura a portata di tutti»
di Gennaro Di Biase
Giovedì 28 Marzo 2024, 23:42 - Ultimo agg. 29 Marzo, 21:10
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Napoli non va in vacanza. Anzi. I giorni di Pasqua offriranno eventi e rassegne per tutti i gusti e per tutte le esigenze, dalle escursioni ai musei aperti, dalle gite sul Vesuvio ai quadri di Caravaggio (di cui sono visibili ben 4 opere), dai Lego ai tour religiosi. Se il calendario presenta qualche festività, Partenope allarga il ventaglio delle cose da fare in città. Il Ministero della Cultura ha comunicato ieri che nei giorni delle festività pasquali i musei, le gallerie, le aree e i parchi archeologici statali resteranno aperti. La metro linea 1 e le funicolari funzioneranno anche domenica, con orario festivo e un’interruzione prevista dalle 13 e fino alle 17 circa.

Musei aperti, dicevamo. Da Tolkien a Palazzo Reale a Caravaggio (con “Il martirio di Sant’Orsola alle Gallerie d’Italia, “Le sette opere di misericordia” a Pio Monte, “La Flagellazione di Cristo” a Donnaregina e “La presa di Cristo” all’Archivio storico del Bando di Napoli). Sold-out, come di consueto, il Cristo Velato di Cappella Sansevero, che tra domani e lunedì resterà aperta un’ora e mezza in più del solito (cioè fino alle 20.30). 

«È finita l’epoca in cui a Pasqua e Pasquetta cittadini italiani e turisti trovavano i musei chiusi - è il commento del ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano - Quest’anno, come nel 2023, da parte del Ministero della Cultura c’è il massimo impegno per garantire l’apertura dei siti culturali dello Stato anche nei giorni delle festività pasquali.

I nostri musei come i parchi archeologici sono dei luoghi centrali della geografia identitaria dell’Italia e la cultura è uno dei fattori che integra in maniera netta la qualità della vita dei cittadini. Oltre ad essere un’attrattiva per i tanti turisti che hanno deciso di trascorrere da noi le festività pasquali. Per questo - aggiunge il ministro - invito tutti a cogliere questa occasione visitando l’enorme giacimento di arte rappresentato dal patrimonio culturale della Nazione». Al Mann saranno visitabili (fino al 30 giugno) i preziosi bronzi di San Casciano. A Pasquetta prenderanno il via le visite serali in cattedrale, con “Stasera, Duomo!”. Mostra gratis, poi, al Cellaio di Capodimonte (con 37 opere di Mario Amura per “Napoli explosion).

 

La settimana del cibo pasquale è iniziata con la tradizionale zuppa di cozze del giovedì santo. Pienone da Corrado e ‘A figlia d’o marinaro in via Foria. «Abbiamo battuto ogni record ieri - dice Ivan Pepe di Corrado - con circa 1500 coperti». Migliaia di prenotazioni nei ristoranti fino a lunedì. Da notare, lo stand dello street-food a piazza Dante, aperto anche il primo aprile. Poi gli eventi di Vedi Napoli e poi Mangia, realizzati dall’assessorato comunale al Turismo (oggi alle 11, all’Associazione Verace Pizza Napoletana, “La Margherita tra santi e regine” con Luciano Pignataro. Domani, alle 11, “La parmigiana” a San Domenico Maggiore. Domenica, alla Sala del Lazzaretto, “Casatiello tra dolce e salato” alle 11. A pasquetta, alle 11, “La pastiera” al Monastero di Santa Maria in Gerusalemme” con Marino Niola e Patrizio Rispo).

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Aperta anche a pasquetta la Brick Live all’Arena Flegrea, 4mila metri quadrati per gli appassionati di Lego. Sempre lunedì ci sarà il tour di Destinazione Donna, Fede e mistero, con partenza da Piazza del Gesù alle 10 (protagoniste Sancha d’Aragona, le attuali clarisse e i loro dolci - Fulvia e Enrichetta Caracciolo, Santa Patrizia e il suo sangue la visita è a cura di Diocesi e Comune, tour gratis con prenotazione obbligatoria). Feste pasquali anche a Città della Scienza: domenica, il laboratorio interattivo “La schiusa” e lo science show “Uova per tutti i gusti”.

Grande fermento per le gite fuori porta. Si parte dal Monte Faito, dove da domani riaprirà la funivia panoramica, con un percorso di otto minuti che porterà fino al golfo di Castellammare. Poi il Vesuvio: per Pasquetta torna l’eco-escursione adatta a tutti, dai 6 anni in su, nel Parco Nazionale organizzata da Vesuvio Natura da Esplorare ed Econote (prenotazione obbligatoria). Prenotazioni ovunque, nei ristoranti e negli agriturismi. Da Bacoli all’area vesuviana, passando per Campi Flegrei. Picchi per i soggiorni ad Amalfi, Positano, Ravello e Sorrento per gli stranieri - segnala Abbac. Flussi copiosi previsti anche verso le isole, meteo permettendo. Occupazione camere per Sannio e Irpinia intorno al 60%.

«Si spenderà in media dai 70 ai 130 euro per una camera - proseguono da Abbac - ma non mancano offerte speculative con prezzi anche maggiorati». «È indubbio l’eccezionale appeal della Campania - commenta il presidente dell'associazione Agostino Ingenito - che sconta comunque un gap rispetto ai flussi di alcune regioni del Nord, tuttavia l’importante snodo ferroviario e aereo sta consentendo di estendere la capacità ricettiva e i flussi turistici - dichiara Ingenito - Pesano le difficoltà sulla linea ferroviaria storica Pompei Salerno con il blocco tra Nocera Inferiore e Salerno, gli scarsi collegamenti da Napoli e Salerno con le aree interne e la gestione della mobilità in periodi festivi troppo dipendenti da accordi sindacali». Le stime del centro studi Confesercenti Campania parlano di 266mila turisti attesi in regione, per un fatturato di 92 milioni di euro.

L’occupazione delle 12mila strutture ricettive (2200 alberghiere, 10000 extra-alberghiere) assestata all’89%. 174mila turisti solo a Napoli, con un giro d’affari di 62,9 milioni. Strutture ricettive piene al 93% (circa 8500, tra 1250 attività alberghiere e 7300 circa extra-alberghiere), per un totale di 31,4 milioni di euro di incasso stimato. «Napoli e la Campania ancora protagoniste del turismo a Pasqua 2024 - dice Vincenzo Schiavo, presidente di Confesercenti Campania - Il turismo è arrivato fino in periferia. Restano tante cose da migliorare sul nostro territorio, ma questo è un momento in cui tutte le componenti devono restare unite e compatte per supportare le imprese turistiche».

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