Napoli, parco San Gennaro chiuso e vandalizzato: «Promesse elettorali mancate»

Eppure il quartiere si sta risollevando grazie al turismo

Napoli, parco San Gennaro chiuso e vandalizzato
Napoli, parco San Gennaro chiuso e vandalizzato
di Antonio Folle
Giovedì 25 Aprile 2024, 12:06 - Ultimo agg. 26 Aprile, 08:30
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Una volta il parco San Gennaro era un vero e proprio fiore all'occhiello del quartiere Sanità. Oggi la struttura irriconoscibile che giace da anni nell'abbandono totale è solo una delle tante facce di un quartiere che si sta risollevando grazie al turismo ma che proprio non riesce ad affrontare i problemi di vivibilità che riguardano gran parte della popolazione residente. Eppure, paradossalmente, i fondi per restaurare il parco intitolato al santo Patrono di Napoli non mancano: il parco San Gennaro, infatti, è inserito nel novero delle strutture da ristrutturare con i fondi del Piano Strategico della Città Metropolitana, circa 600.000 euro per lavori che prevedono, tra le altre cose, il rifacimento del campo da calcetto e dell'area giochi, il ripristino degli impianti di illuminazione ed irrigazione, il recupero degli edifici interni e la generale manutenzione del verde.

Quel verde che oggi somiglia ad una giugla urbana e all'interno della quale trovano rifugio, come hanno raccontato alcuni residenti del quartiere, tossicodipendenti e senza fissa dimora.

Oggi il parco è ufficialmente chiuso al pubblico, ma in realtà è quotidianamente frequentato da decine di ragazzi che si introducono all'interno scavalcando le recinzioni - il servizio di guardiania è totalmente assente - o attraversando la porta d'ingresso che è stata forzata. Da mesi serpeggia il malumore tra i residenti, che attendono l'avvio dei lavori promesso più volte e mai effettivamente partito.

 

«Ci sentiamo presi in giro - ha spiegato Mario Vitrone - è dal periodo delle elezioni che ci dicono che avrebbero fatto partire in breve tempo i lavori, e oggi siamo ancora in queste condizioni. Non solo noi ci sentiamo presi in giro, ma anche quegli stessi bambini che aspettano ormai da anni di poter tornare a giocare nel parco San Gennaro. E i bambini, lo voglio ricordare alle istituzioni, non sono stupidi».

Alla base dei ritardi nell'avvio dei lavori di ripristino del parco San Gennaro ci sarebbe un cortocircuito tra Municipalità e Sovrintendenza. Quest'ultima, infatti, avrebbe ritardato nell'assegnare un archeologo alla direzione degli scavi che dovranno essere realizzati nel parco, causando a cascata il ritardo denunciato dai cittadini. Lavori a rilento a parte, però, si rende quantomeno imperativo procedere nel più breve tempo possibile ad una sia pur provvisoria messa in sicurezza della struttura: i ragazzi che si addentrano nel parco, infatti, corrono il serissimo rischio di ferirsi tra giochi arrugginiti, fabbricati diroccati ed alberi a potenziale rischio crollo.

 

 Alla fine dei lavori di restauro del parco è prevista l'apposizione di una targa in memoria di Francesco Ruotolo, storico consigliere della III Municipalità ed attivista del rione Sanità, morto durante la pandemia Covid. Ruotolo che per molti rappresentava la vera memoria storica del quartiere, per tantissimi anni si è battuto sia in sede istituzionale che attraverso sit-in di protesta per la sopravvivenza del polmone verde del rione Sanità e per il vicino ospedale San Gennaro. 

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