Napoli, Abc ottiene 35 milioni dal Pnrr per lo smart water system della città

Al finanziamento Pnrr, Abc affianca un proprio investimento di ulteriori 7 milioni

Il sistema idrico
Il sistema idrico
Lunedì 6 Maggio 2024, 16:34
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Sono circa 37 i milioni di euro ottenuti con un finanziamento del Pnrr dall'azienda speciale del Comune di Napoli Abc per il ciclo integrato delle acque. Il finanziamento è  “con riserva” in attesa della pubblicazione da parte dell’Ente idrico campano della delibera relativa all’adeguamento tariffario del precedente periodo regolatorio, già approvata in sede di Consiglio di distretto a fine aprile, e che sarà adottato dal Cda di Abc.

La proposta progettuale “Abc4Innovation – transizione digitale e tecnologica verso lo smart water system della città di Napoli”, ideata dall’Area Innovazione e ricerca, diretta dall’ingegnere Gianluca Sorgenti, è stata presentata e accolta dal Ministero delle Infrastrutture ed ha l’obiettivo di realizzare interventi sulle reti di distribuzione della risorsa idrica per ridurre le perdite e implementare una loro completa digitalizzazione tale da abilitarne un monitoraggio più capillare e continuo. Al finanziamento Pnrr, Abc affianca un proprio investimento di ulteriori 7 milioni.

«L’ammodernamento della rete idrica cittadina è una delle priorità di intervento non più rinviabile. Grazie a questi finanziamenti Pnrr sarà possibile la realizzazione di ulteriori importanti progetti infrastrutturali con attenzione al monitoraggio delle reti», commentano dal Comune di Napoli, ricordando che Abc è riuscita in due anni ad ottenere un finanziamento “record” di 65 milioni fra Pon React, Pnrr risorse idriche e Pnrr fogne.

«Abc è riuscita a vincere anche la sfida del Pnrr, utilizzeremo queste risorse per ammodernare tutta la rete idrica della città di Napoli – afferma la presidente, Alessandra Sardu - è un risultato straordinario che ci riempie d’orgoglio per il lavoro svolto da tutta la nostra struttura tecnica, ma anche perché conferma la fondatezza e correttezza delle difficili scelte amministrative fin qui compiute.

Abbiamo la prova che l’azienda ha tutte le carte in regola per rappresentare un modello di gestione pubblica virtuosa dove tutto è fatto nell’ottica di portare benefici diretti ai cittadini senza l’obiettivo di perseguire profitti».

«Queste azioni si inseriscono nel solco di un percorso metodologico avviato per innovare la gestione della risorsa idrica – evidenzia il direttore generale, Sergio De Marco - nell’ottica di una transizione dei modelli operativi verso la creazione di uno Smart Water System con particolare riferimento agli obiettivi quantitativi legati alla riduzione delle perdite da attuare entro il 2026».

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