Torre del Greco, 24enne morto a Milano per fuga di gas: a processo il proprietario del residence

Coinvolto anche l'idraulico addetto alla manutenzione della caldaia incriminata

24enne di Torre del Greco morto a Milano per fuga di gas
24enne di Torre del Greco morto a Milano per fuga di gas
Venerdì 29 Marzo 2024, 11:57 - Ultimo agg. 18:40
3 Minuti di Lettura

Il locale interrato dov’era stata installata la caldaia non era stato minimamente adeguato ai requisiti tecnici e di sicurezza e non garantiva una sufficiente aerazione; l’impianto non era stato collaudato; di più, non solo non era stato spento, in attesa di risolvere le anomalie e i cattivi funzionamenti del sistema, che andava continuamente in blocco, e faceva registrare ripetute microesplosioni, ma era stato pure aumentato, in termini di potenza, orario e funzioni; la sua manutenzione, oltre che l’installazione, anziché a un centro di assistenza autorizzato, era stata affidata a una persona del tutto priva della necessaria competenza e preparazione, co-responsabile delle omissioni e violazioni, che lo ha persino fatalmente manomesso scollegandone un tubo.

Con la determinante conseguenza che si è staccato il condotto di evacuazione dei fumi e il monossido di carbonio ha saturato tutto l’ambiente invadendo anche le camere. Il tutto, fatto ancora più grave, in una struttura ricettiva che accoglie decine e decine di ospiti. Sono pesantissime le accuse mosse dal Pubblico Ministero della Procura di Milano, dottoressa Isabella Samek Ludovici, titolare del procedimento penale per la tragica morte e il gravissimo ferimento causati da intossicazione acuta da monossido di carbonio rispettivamente di Francesco Mazzacane, di soli 24 anni, di Torre del Greco, e del compagno Pietro Caputo, oggi 21 anni, di Torre Annunziata, occorsi il 9 novembre 2022 mentre i due giovani partenopei erano alloggiati al Residence Linate di Novegro di Segrate.

Al termine delle indagini preliminari, il Sostituto Procuratore ha dunque chiesto il rinvio giudizio per i due soggetti iscritti nel registro degli indagati: Claudio Giuseppe Gasperin, settant’anni, di Segrate, in qualità di legale rappresentante della società Residenza Segrate Centro srl, proprietaria della struttura ricettiva dove si è consumata la tragedia, in via Carducci 7, nonché gestore della stessa, e Ion Grubi, 42 anni, di origine moldave ma residente a Pioltello, l’idraulico a cui era stata affidata l’installazione e manutenzione della caldaia “fuori legge” che ha determinato il drammatico evento.

Dovranno rispondere del reato di omicidio colposo in concorso, con l’aggravante di aver causato lesioni personali gravi anche a un’altra persona: Caputo è sopravvissuto ma dopo essere uscito miracolosamente da un coma post-anossico con completa perdita di coscienza, per una prognosi ben superiore ai quaranta giorni e conseguenze che si porterà dietro per tutta la vita.

Riscontrando la richiesta, il Gup del Tribunale meneghino, la dottoressa Sonia Mancini ha così fissato per il 26 settembre 2024, alle 11.10, presso il Palazzo di Giustizia di via Freguglia, l’udienza preliminare di un processo dal quale i familiari di Mazzacane e Caputo, che sono tutti assistiti da Studio3A-Valore S.p.A., si aspettano verità e soprattutto condanne consone alle gravi e colpevoli condotte contestate. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA