Baby-influencer, genitori senza scrupoli aggirano i divieti per creare profili social. «C’è il rischio pedofilia»

Abbonamenti esclusivi per consentire accessi riservati alle pagine dei bambini

Baby-influencer, genitori senza scrupoli aggirano i divieti per creare profili social. «C’è il rischio pedofilia»
di Raffaele D’Ettorre
Lunedì 26 Febbraio 2024, 00:10 - Ultimo agg. 16:00
4 Minuti di Lettura

Crescono in vetrina, il loro amico del cuore è un obiettivo puntato addosso ventiquattro ore al giorno. Bambini e bambine dai dieci anni in giù. Sorridono, cantano, si tuffano in acqua costantemente inquadrati da genitori che, intorno ai profili Instagram dei propri figli, hanno costruito un vero impero fatto di partnership e collaborazioni con brand noti. Ma dietro la copertina patinata di quella vita perfetta ostentata sul web si nasconde un orrore che rischia di far crollare per sempre l’intero sistema dei baby influencer.

«I bambini derisi dai genitori sui social sono casi preoccupanti, il rischio è che si sentano traditi», l’allarme degli psicologi

CONTENUTI

Sarebbero infatti centinaia gli account di minori gestiti dai genitori che implementano una funzione di abbonamento “occulta” che permette di accedere a contenuti esclusivi, principalmente immagini “provocanti” delle baby-modelle in questione.

Oltre alle foto, in vendita per gli abbonati premium, anche sessioni di chat con le star del canale e la possibilità di chiedere foto dei minori in body o in costume. Per averle, i clienti più affezionati – quasi tutti maschi adulti - sarebbero arrivati a spendere diverse migliaia di dollari. A far emergere lo scandalo sono due inchieste del New York Times e del Wall Street Journal. Secondo quest’ultimo, sarebbero stati gli stessi gestori dei profili – cioè i genitori – ad assecondare le richieste degli abbonati, intrattenendoli con battute a sfondo sessuale sui figli e incoraggiando i minori a interagire con gli iscritti per «gratificarli». Oltre ai guadagni immediati di un secondo side business impostato sulla sessualizzazione dei figli, a spingere i genitori-impresari al centro di questo scandalo ci sarebbe anche il ritorno in termini di follower, che può aprire porte ulteriori. Più follower significa infatti più visibilità e partnership all’orizzonte per le baby star, che a loro volta attrarranno sempre più follower interessati ai contenuti “premium”, in un circolo perverso difficile da spezzare. Sempre il New York Times (che per l’occasione ha analizzato 2,1 milioni di post su Instagram, monitorando mesi di chat online di sedicenti pedofili e intervistando oltre 100 persone tra genitori e figli) spiega come nasce questo fenomeno. «Quello che spesso inizia come un tentativo dei genitori di far decollare la carriera di modella di una bambina – scrive il quotidiano newyorchese - può rapidamente condurre a un mondo oscuro dominato da uomini adulti. Molti dei quali ammettono apertamente di essere sessualmente attratti dai bambini».

I PROFILI

Secondo il Wall Street Journal, Meta «sapeva» ma non avrebbe fatto abbastanza per arginare il problema, che ormai sarebbe strutturale: anche se la casa madre di Instagram ha da tempo sbarrato le porte ai minori di 13 anni, i genitori possono aprire per i figli i cosiddetti “profili mamma”, dove si possono caricare foto dei bambini in costume e, come nei casi indicati dalle due inchieste, condire il tutto con battute allusive che rimandano ad altre piattaforme meno sorvegliate. Una versione perversa del Truman Show che assume proporzioni allarmanti se consideriamo gli ultimi dati di Meta, secondo cui ogni giorno sarebbero circa 500mila gli account Instagram di minorenni oggetto di interazioni «inappropriate».

PICCOLE STAR

Quello dei figli in vetrina è un fenomeno che, nonostante i rischi annessi, sta prendendo sempre più piede anche in Italia. Tra i baby influencer più conosciuti dal pubblico, ma che nulla hanno a che vedere con le inchieste dei giornali americani, c’è Leone Lucia Ferragni, figlio di Fedez e Chiara Ferragni, con 100mila follower. Appena nato era già su Instagram. Tra i più seguiti in Italia anche i figli del modello Mariano di Vaio, Nathan (230mila follower), Leonardo (98mila) e Filiberto (85mila), che collaborano già con diversi brand. Oltreoceano, domina la scena l’americana Taylen Biggs, 10 anni, 386mila follower. La sua carriera da modella è iniziata a 18 mesi, quando i Kardashian l’hanno scelta per farle promuovere la linea kids del loro brand. Per ognuno di questi bambini è stato creato un profilo Instagram personale (sempre gestito dai genitori), attraverso il quale hanno generato introiti significativi attraverso la promozione di marchi e prodotti. O semplicemente raccontando la propria vita quotidiana a centinaia di migliaia di sconosciuti che li seguono sul web con un interesse che spesso, come testimoniano questi casi, è tutt’altro che innocente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA